Telespazio è stata selezionata da ESA come integratore di un progetto rivolto allo sviluppo di sistemi per comunicazione e navigazione sulla Luna. Lo studio di fattibilità avanzata segue la volontà dell’Agenzia Spaziale Europea di sondare tutte le possibili soluzioni tecnologiche per fornire servizi essenziali alle prossime missioni lunari.
Nel 1969 l’azienda ha permesso di ricevere le immagini della missione Apollo 11; ora è stata individuata da ESA come large mission integrator per guidare un consorzio internazionale verso l’ambizioso obiettivo: sviluppare l’ecosistema LCNS (Lunar Communications and Navigation Services), cioè un’infrastruttura diffusa dalla Terra alla Luna capace di fornire servizi di comunicazione e navigazione sulla Luna.
Il contratto firmato prevede solamente la fase di studio, mentre la gestione verrà valutata più in là. Telespazio è una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%); ha accumulato negli anni una notevole esperienza nel supporto a missioni non solo europee ma anche mondiali. La soddisfazione per la selezione operata da ESA arriva direttamente dalle parole di Luigi Pasquali:
“Nell’anno in cui celebra il suo sessantesimo anniversario, Telespazio è orgogliosa di guidare, al fianco di grandi, piccole e medie imprese e accademie, un progetto di tale rilevanza strategica per il futuro dell’esplorazione spaziale europea e mondiale. I servizi di comunicazione e posizionamento saranno fondamentali per consentire a donne e uomini una presenza sostenibile sulla Luna e potranno garantire ricadute positive per la vita sulla Terra.”
Luigi Pasquali, Coordinatore delle Attività spaziali di Leonardo e Amministratore Delegato di Telespazio
Telespazio connetterà la Luna anche attraverso la collaborazione con altri attori del settore: operatori satellitari come Inmarsat e Hipsasa e aziende come Thales Alenia Space, OHB, MDA, ALTEC. Anche centri di ricerca e Università come SEE LAB SDA Bocconi e il Politecnico di Milano faranno parte del grande gruppo che mira a sviluppare le nuove tecnologie lunari.
L’obiettivo finale consiste nella realizzazione di una complessa infrastruttura integrata: dalla Terra fino alla superficie della Luna, dove saranno presenti avamposti umani. Saranno necessari satelliti in orbita terrestre e lunare per permettere la comunicazione tra i vari elementi e per gestire la navigazione sulla superficie del satellite.
Telespazio concluderà il concept con un’architettura e un modello di service provision rivolto al successivo sullo sviluppo di un sistema end-to-end. Quindi, per quanto riguarda chi dovrà gestire questi servizi, ci sarà un’ulteriore selezione. Intanto Telespazio si proietta avanti: il centro spaziale del Fucino potrebbe essere l’infrastruttura di terra papabile alla gestione di missioni e relativi servizi.
La nuova esplorazione della Luna necessita di un supporto costante e sostenibile: rover, stazioni orbitanti e navette di collegamento devono operare in un ambiente controllato e comunicante. La precisione dei dati di posizionamento è vitale per le operazioni di esplorazione lunare. La futura permanenza di astronauti e turisti in stazioni nell’orbita lunare, o sulla Luna, rende necassario assicurare una continua comunicazione con la Terra.
Il sistema LCNS si propone come colonna portante del prossimo decennio sulla Luna: le previsioni attuali contano almeno 80 iniziative diverse rivolte al nostro satellite. Uno dei programmi principali è certamente Artemis, al quale parteciperà attivamente anche ESA: l’obiettivo finale è quello di avere un’interfaccia tra LCNS e la sua controparte americana LunaNet.
Negli ultimi anni si è avanzata la possibilità di ricavare risorse da corpi celesti: anche la Luna potrebbe essere interessata dallo space mining. Ricerca di terre rare per componenti elettronici o estrazione di acqua e ossigeno per ottenere carburante rappresentano una possibilità di investimento per molte aziende. L’obiettivo è proprio garantire dei ricavi che autofinanzino le future missioni, evitando di pesare sui bilanci delle agenzie spaziali.
L’economia lunare (Lunar Economy) vedrà la concretizzazione di un fenomeno nascente: il turismo spaziale. È probabile che tra qualche anno potremo vedere partire dei lanciatori che trasporteranno i primi turisti verso la Luna; certamente non sarà una possibilità per tutte le tasche, però indica la rotta del futuro spaziale dell’uomo. Probabilmente qualcuno festeggierà il centenario dell’allunaggio direttamente… sulla Luna!