La Blue Origin ha fatto causa alla NASA per aver scelto lo HLS di SpaceX
La Blue Origin fa causa alla NASA per aver scelto SpaceX per la realizzazione del prossimo Human Landing System (HLS) lunare. L’azienda privata di Elon Musk aveva vinto la gara d’appalto della NASA per costruire lo HLS ma la Blue Origin non concorda con la scelta. Così, l’azienda concorrente di SpaceX, ha deciso di spostare la rivalità su un piano legale facendo causa alla NASA.
Un appalto imperfetto secondo la Blue Origin che fa causa alla NASA
La NASA aveva deciso di affidare ad un’azienda privata la realizzazione del sistema di atterraggio lunare, col quale i prossimi astronauti arriveranno sulla Luna. Per farlo aveva indetto una gara d’appalto, vinta proprio da SpaceX. Ma questa volta Jeff Bezos, fondatore di Blue Origin, non è d’accordo. L’imprenditore, proprietario di Amazon, così, apre un ricorso presso il Government Accountability Office(GAO) sulla decisione presa dalla NASA. Nel documento di 175 pagine presentato al GAO, Bezos si lamenta delle regole della gara d’appalto, definendola un appalto imperfetto. Infatti, secondo quanto sostiene i criteri sono stati cambiati in corso d’opera favorendo il progetto più economico di SpaceX. In questo modo non ci sarebbe stata concorrenza e l’azienda di Bezos non sarebbe riuscita a sistemare la proposta in tempo. Per questo, la Blue Origin ha fatto causa alla NASA per aver scelto la SpaceX per il lander lunare. Inoltre, sempre secondo Bezos, questa scelta della NASA di tagliare il finanziamento ritarda e mette in pericolo il ritorno degli Stati Uniti sulla Luna.
La posizione della NASA e i commenti di Elon Musk
Una volta che la Blue Origin ha fatto causa alla NASA per aver selezionato SpaceX, l’agenzia spaziale americana come ha reagito? Al momento la NASA non ha lasciato commenti. Secondo l’idea iniziale, la NASA avrebbe dovuto scegliere due diverse aziende per garantire un’onesta concorrenza. Solo in un secondo momento avrebbe scelto la compagnia con più progressi nel progetto. Un’ottima soluzione che, purtroppo, non è stata attuabile dato che il Congresso non ha stanziato fondi sufficienti. Questo taglio di fondi ha portato a scegliere SpaceX, una decisione che ha dato il via a questo procedimento legale. Nelle sue dichiarazioni la Blue Origin si lamenta anche del fatto che da questa scelta possa nascere un monopolio per le future missioni lunari. A tal proposito, la NASA fa sapere che il contratto stipulato con la SpaceX riguarda solo il primo allunaggio. Dopo il provvedimento legale della Blue Origin, i commenti di Elon Musk non si sono fatti attendere. In un’intervista al Washington Post Musk fa notare che la proposta di Blue Origin era semplicemente troppo alta, più del doppio di quella di SpaceX. Inoltre, la Blue Origin, al momento, è più indietro nello sviluppo dell’hardware rispetto alla rivale SpaceX.
Il bando per il nuovo Human Landing System
Il contratto stipulato tra la NASA e la SpaceX ha un valore di 2.89 miliardi di dollari, fondi che saranno utilizzati per la costruzione della nuova Starship. Questo HLS porterà i prossimi umani sulla Luna nell’ambito delle missioni Artemis. Queste missioni spaziali porteranno il prossimo uomo e la prima donna sulla superficie lunare. La NASA fornirà la capsula Orion e lo Space Launch System per raggiungere l’orbita lunare. Da qui, la navicella attraccherà alla Lunar Gateway, la stazione orbitante costruita da NASA, ESA, JAXA e CSA. Solo dopo gli astronauti utilizzeranno lo HLS per scendere sulla Luna. Ecco di cosa tratta il bando vinto da SpaceX e per cui la Blue Origin ha fatto causa alla NASA.