L’ultimo widebody, o aereo a fusoliera larga, rappresenta oggi il punto di arrivo di anni di ricerca dell’azienda europea. L’Airbus A330neo eredita tutte le innovazioni già introdotte con il fratellastro A350, ma inaugurate già venti anni fa con il Super-Jumbo A380. Vediamo di entrare a bordo di questo aereo, soffermandoci sulle nuove tecnologie sviluppate nel corso degli ultimi anni.
Lo sviluppo dell’A330neo ha trovato il sentiero già tracciato dall’A350: due velivoli molto simili che condividono innovazioni e prestazioni. Il vantaggio del duo europeo sta proprio nell’aver riversato le conoscenze acquisite con uno nell’altro! Si tratta di due velivoli concepiti per tratte medio-lunghe con un range teorico che tocca le 9700 nm (quasi 18.000 km!).
Il numero di passeggeri trasportabili è pressochè simile: in entrambi le opzioni variano da circa 200 posti, fino a superare le 400 unità. Per quanto riguarda i consumi: entrambi i modelli permettono un risparmio del 25% rispetto alla generazione precedente. Quindi, un impatto più green che si traduce in una forte riduzione della CO2 emessa; ciò grazie ai moderni propulsori turbofan Trent ad alto rapporto di bypass (10:1).
Come afferma il famoso detto: anche l’occhio vuole la sua parte. Bene, Airbus ha pensato anche al comfort dei passeggeri. Grazie alle nuove cabine Airspace, l’azienda introduce un nuovo concetto di design degli ambienti: illuminazione LED multicolore, connettività satellitare, IFE (In-Flight Entertainment) e, soprattutto, maggiori spazi per persone e oggetti.
Le compagnie aeree sanno bene quanto sia dispendioso l’addestramento degli equipaggi per ogni singolo modello di velivolo. Le normative richiedono giustamente di essere abilitati al pilotaggio dello specifico modello: Airbus ha risposto sviluppando l’A330neo appositamente per ridurre tempi e costi dedicati all’addestramento.
Essendo l’A330neo e l’A350 molto simili, bastano solamente 8 giorni di addestramento per essere abilitati a pilotare l’uno o l’altro (avendo già una delle abilitazioni). Certamente un risparmio per le compagnie aeree, ma anche una potenziale fonte di guadagno per Airbus. Un operatore in possesso di uno dei due modelli sarà molto predisposto ad acquisire l’altro: infatti più dell’85% dei clienti dell’A350 utilizzano nelle loro flotte anche un A330neo.
Le differenze tra i due modelli riguardano principalmente alcuni sistemi installati, limitazioni sulla pressurizzazione e pesi operativi: tutti elementi che non richiedono l’utilizzo di un FFS (Full Flight Simulator) per i pochi giorni di addestramento. Una strategia vincente da parte di Airbus che potrebbe ripresentarsi in futuro per altri velivoli.
L’Airbus A330neo eredita tutta una serie di nuove tecnologie già implementate a bordo dell’A350: troviamo la stessa filosofia fly by wire che permette il controllo delle superfici di volo, garantendo la protezione dell’inviluppo di volo. Ritroviamo anche il “dark cockpit” che garantisce una gestione di luci e spie in base alle aree dove è opportuno intervenire, alleviando il workload dei piloti.
Vediamo lo stato dell’arte a bordo dell’A330neo:
Le innovazioni rigurdano non solo le fasi di volo: i piloti hanno a disposizione le ‘Electronic Flight Bags’ (EFBs), ossia tablet con la funzione di visualizzare i dati di volo. Grazie ad un piccolo router chimato FOMAX (Flight Operations and Maintenance Exchanger), il tablet comunica con l’avionica e i servizi a terra creando un unico ambiente interconnesso.
Per permettere un volo è necessario che vari gruppi di persone interagiscono tra loro e con gli aeromobili: questa tecnologia permette, non solo una maggiore velocità nello scambio delle informazioni, ma ne verifica anche la correttezza. I vantaggi si rifletteranno su una gestione più mirata della manutenzione e una valutazione più consapevole degli standard di sicurezza: Airbus sembra orientata verso un’aviazione sempre più sicura.