La NASA ha potuto festeggiare il successo dell’ultimo test dell’SLS Core Stage. Allo Stennis Space Center in Mississippi, si è ripetuto il test finale, che prevede l’accensione di tutti e 4 i potenti motori RS-25 dell’SLS Core Stage. Il sistema ha funzionato perfettamente e i 4 motori sono rimasti accesi per gli 8 minuti previsti dal test.
Lo stadio centrale dello Space Launch System (SLS) della NASA avrà il compito di spingere le missioni Artemis fuori dall’atmosfera e verso la Luna. Per questo motivo l’agenzia spaziale americana ha svolto una serie di test, i Green Run Test, che devono garantire la minima probabilità di failure durante le fasi del decollo.
Già il 16 gennaio la NASA aveva tentato il test, ma dopo un inizio promettente, il sistema aveva autonomamente spento i motori a causa di una lettura anomala dopo appena 67 secondi. Nel motore numero 2, infatti, la pressione idraulica era scesa sotto il limite preimpostato per il test, spingendo il computer di bordo a interrompere il test stesso.
Dalle immagini trasmesse direttamente dalla NASA sui suoi canali social si è potuto apprezzare lo stupendo panorama del Mississippi e l’imponenza della struttura B-2 dello Stennis Space Center. L’SLS Core Stage saldamente ancorato al centro della struttura, col caratteristico colore arancione, attende il via libera per scatenare la potenza dei quattro motori RS-25.
Come prevede la procedura vengono attivati i getti d’acqua, fondamentali per la dissipazione di parte dell’energia e del calore generati dai potentissimi motori e qualche minuto dopo arrivano i GO dal centro di controllo per l’avvio del test.
Alle 21:37, ora italiana, finalmente viene dato l’engine start. I motori si accendono, sprigionando immediatamente le 900 tonnellate di spinta di cui sono capaci. La nuvola bianca di gas di scarico e vapore viene convogliata a lato della struttura e si alza a formare una colonna nel cielo, alta svariate centinaia di metri.
Tutto sembra procedere senza intoppi. Attraverso le immagini delle varie telecamere, che mostrano gli ugelli dei motori RS-25 alternati alle spettacolari immagini dell’intero Stannis Space Center, traspare l’enorme potenza del razzo e ci si stupisce quasi di non assistere al decollo dell’intera struttura.
Il Green Run Test, che si è concluso oggi, è un programma costituito da 8 test di diversa natura che ha il compito di certificare l’efficienza del Core Stage e minimizzare il rischio di failure durante la fase di decollo della missione Artemis I.
I 7 passaggi precedenti, tutti superati con successo, avevano il compito di testare i seguenti aspetti:
Con il Green Run, verifichiamo che ogni singolo componente funzioni bene all’interno del sistema principale. È più di un test. È la prima volta che il Core Stage prenderà vita e sarà pienamente operativo, dall’avionica nella parte superiore fino ai motori nella parte inferiore
Lisa Bates, SLS Deputy stages Manager
Ottenuto il successo anche nell’ultimo e fondamentale test, i tecnici della NASA adesso avranno il compito di rielaborare i dati ottenuti durante gli 8 minuti (499.6 secondi per la precisione) di accensione dei motori. Le informazioni raccolte saranno analizzate attentamente per confermare l’utilizzo dell’SLS Core Stage per il lancio della missione Artemis I.
Se tutto andrà come previsto e i dati confermeranno il successo del Green Run Test, l’SLS Core Stage sarà trasportato fino al Kennedy Space Center a Cape Canaveral, Florida. Qui verrà unito agli altri componenti che costituiscono lo Space Launch System e sarà pronto per la prima missione del programma Artemis, che ha come obiettivo quello di portare la prima donna e riportare un uomo sulla Luna, entro il 2024.
La data per il lancio di Artemis I era prevista per novembre 2021, ma il programma, com’è noto, ha subito ritardi. Non sappiamo ancora se vedremo il primo decollo del razzo più potente del mondo entro il 2021, ma sicuramente con il successo ottenuto dalla NASA nel test di oggi, siamo un passo più vicini a tornare sulla Luna.