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Il razzo Starship SN10 atterra con successo, ma esplode a sorpresa

Il razzo Starship SN10 di SpaceX rappresenta il terzo tentativo di lancio di Elon Musk, che nel futuro ha l’obiettivo di inviare questa navicella su Marte. Entrambi i prototipi precedenti, Starship SN8 e Starship SN9, non erano riusciti ad affrontare l’atterraggio ed erano esplosi al momento di toccare terra. Questa volta, invece, il razzo Starship SN10 è riuscito ad atterrare nella base in Texas, ma pochi minuti dopo è esploso. Nonostante anche questo atterraggio non abbia avuto il successo che si sperava, i progressi fatti rispetto ai prototipi precedenti rimangono validi e i dati raccolti permetteranno di effettuare prove migliori.

Il lancio di Starship SN10

razzo Starship SN10
Credits: SpaceX

Il lancio del razzo Starship SN10 è avvenuto poco dopo la mezzanotte italiana del 4 marzo, dal centro sperimentale di Boca Chica, in Texas. C’è stato un breve ritardo all’inizio, a causa di un problema riguardante uno dei motori Raptor, ma si è risolto in poco tempo. Il prototipo SN10 è stato fatto decollare dalla base in Texas per effettuare il terzo test suborbitale. Subito dopo il decollo, i tre motori che forniscono la spinta alla navicella si sono spenti gradualmente permettendo al razzo di mettersi in posizione orizzontale. L’obiettivo prefissato, per questo volo sperimentale, era il raggiungimento dei 10 chilometri di quota, che il razzo Starship SN10 è riuscito a raggiungere senza problemi. Come i prototipi precedenti, anche Starship SN10 ha effettuato con successo le operazioni di decollo, ascensione e transizione in posizione orizzontale. Una volta raggiunta la quota massima di 10 chilometri, il razzo è tornato in posizione verticale per effettuare la discesa e l’atterraggio.

L’esplosione a sorpresa dopo l’atterraggio

A differenza dei prototipi precedenti Starship SN8 e Starship SN9 che erano esplosi fallendo nella fase di atterraggio, questa volta il razzo Starship SN10 è riuscito ad atterrare correttamente. Purtroppo, però, pochi minuti dopo aver toccato terra, anche questo prototipo è esploso, come si può vedere nel video riportato qui sotto.

Nonostante il finale a sorpresa, i progressi fatti rispetto ai prototipi precedenti rimangono validi. Infatti, la manovra di raddrizzamento e quella di atterraggio sono avvenute in modo corretto. A differenza di quanto avvenuto con Starship SN9, questa volta al momento di toccare terra sono stati accesi tutti e tre i Raptor. Questa accensione è durata solo pochi istanti, ma ha dato la possibilità ai software di scegliere quale usare per l’operazione finale, avvenuta con un solo propulsore. Il contatto con il suolo è avvenuto in modo più controllato rispetto ai prototipi precedenti, ma la velocità probabilmente era ancora troppo alta. Pochi minuti dopo l’atterraggio, dalla parte inferiore del razzo è uscita una grande quantità di fumo, segno di una combustione in corso. SpaceX ha tentato di controllare l’imprevisto con un getto d’acqua, che però non è riuscito ad arrivare alla sorgente delle fiamme. Il razzo Starship SN10 è esploso con un salto paragonabile a un secondo decollo. Nonostante l’imprevisto finale, i miglioramenti rispetto ai prototipi precedenti sono validi e i dati raccolti da questo nuovo test permetteranno di effettuare le modifiche necessarie per i prossimi razzi.