A Torino apre un’azienda di razzi riutilizzabili: posti di lavoro in arrivo
Il periodo che stiamo vivendo, si sta rivelando molto prolifico per la ricerca spaziale. Il settore aerospaziale, infatti, è in continua crescita, questo grazie anche alle nuove aziende che stanno nascendo in tutto il mondo. Negli ultimi anni, abbiamo visto un notevole incremento del numero di missioni spaziali dirette fuori dall’orbita terrestre e tra le varie aziende, quella che è emersa maggiormente è senz’altro la SpaceX. L’azienda spaziale di Elon Musk si è distinta nel settore, in particolar modo, per l’ideazione, la costruzione e l’uso di nuovi razzi riutilizzabili. Prima di SpaceX, infatti, ogni vettore di lancio poteva sostenere una sola missione, ma con Elon Musk i razzi tornano sulla Terra per poter essere riutilizzati altre volte. Immaginate che notevole risparmio economico e di tempo! Ora, a Torino apre un’azienda di razzi riutilizzabili con centinaia di posti di lavoro in arrivo.
A Torino l’azienda texana Exos di razzi riutilizzabili
L’azienda texana Exos Aerospace System & Technologies approda in Piemonte e apre un suo sito a Torino. Il nuovo stabilimento dell’azienda sarà il centro nevralgico della ricerca, sviluppo e produzione dei razzi riutilizzabili. La sede principale sarà, inizialmente, all’Environment Park in via Livorno ma, con molta probabilità, nel futuro sarà spostata a Collegno nell’area del campo volo. L’arrivo della Exos nel panorama aerospaziale piemontese è, senza dubbio, segno di una forte crescita dell’Italia in campo tecnico-scientifico. Inoltre, ora che a Torino apre questa nuova azienda di razzi riutilizzabili, si prevedono centinaia di posti di lavoro in arrivo. Infatti, l’impresa texana prevede di assumere subito 45 tecnici, prevalentemente ingegneri con varie specializzazioni, contando di arrivare fino a 300 dipendenti nei prossimi tre anni.
L’azienda di razzi riutilizzabili non è nuova a lavori e collaborazioni in Italia. Negli anni passati, hanno avuto modo di avviare un progetto con la Basilicata grazie ad incentivi per insediamenti, come affermato da John Quinn, ceo di Exos. Proprio in quest’occasione, la Exos si è accorta che l’alto livello tecnologico del Piemonte, lo rendeva terreno fertile per stabilirsi anche lì. Quindi, il sito torinese ospiterà la parte produttiva della produzione, mentre l’assemblaggio e i lanci avverranno in Basilicata, come fatto fin ora. Il Piemonte, infatti, fornisce un livello di competenze molto alto, grazie alle numerose imprese del settore riconosciute a livello internazionale. Questo e i grossi investimenti pubblici per la crescita del settore, fanno del Piemonte una delle prime in Europa, con 4 miliardi di fatturato.
Sviluppi futuri e legami con le giovani menti
Il progetto è molto ambizioso, ma guardando al futuro, s’intravedono già grosse possibilità di sviluppo. Infatti, a dicembre scorso, la Commissione Europea ha stabilito l’erogazione di 13,2 miliardi per il Programma Spaziale Europeo, nella programmazione 2021-2027. L’avvio di questa azienda nel territorio torinese preannuncia, senz’altro, una spinta per l’economia e lo sviluppo del settore, in un periodo difficile come quello attuale. Dunque, Torino apre questa nuova azienda di razzi riutilizzabili con centinaia di posti di lavoro in arrivo, che si preoccuperà anche di costruire legami con le università del luogo.
«La nostra missione non è solo costruire i razzi riusabili, ma anche poter creare sinergie con le Università del territorio e le brillanti menti presenti in Piemonte. […] Siamo molto grati per tutto l’appoggio che ci è stato dato: da oggi la corsa low cost allo spazio non sarà più solo una missione di Exos ma anche degli imprenditori del Piemonte».
John Quinn, Ceo di Exos
L’impresa texana ha, già da tempo, avviato contatti col Politecnico di Torino che ogni anno sforna giovani talenti e menti brillanti. L’obiettivo è, dunque, quello di lavorare in sinergia con questi giovani neolaureati ricchi di conoscenze, per migliorare la ricerca e la progettazione dei razzi riutilizzabili. I “reusable micro-rockets” sono una parte fondamentale dello sviluppo tecnico e scientifico futuro e permetteranno di abbattere notevolmente i costi delle missioni spaziali.