La propulsione nucleare potrebbe rappresentare il nuovo mezzo con cui esplorare lo spazio. In particolare, Giove sarebbe il pianeta perfetto per questo tipo di esplorazione. Infatti, la sua atmosfera è particolarmente densa e adatta per il volo dal punto di vista aerodinamico e non sono presenti superfici che rischiano di essere contaminate alle fine della missione. Usare un velivolo nucleare in presenza di rocce sarebbe rischioso, perché c’è il rischio che si schianti e inquini il pianeta con sostanze radioattive. Per questo motivo Giove è uno dei pochi pianeti che risulta essere particolarmente adatto a questo tipo di esplorazione.
Tra gli obiettivi delle missioni spaziali, al primo posto ci sono Marte e la Luna. Entrambi, però, hanno un’atmosfera poco densa o, nel caso della Luna, quasi inesistente. Al contrario, l’atmosfera di Giove è sufficientemente densa da permettere di pilotare appositi velivoli studiati con tecnologie avanzate. Per far funzionare un velivolo nell’atmosfera di Giove, però, non è possibile fare affidamento sull’energia solare. La sua distanza dal Sole, infatti, è troppo elevata per poter sfruttare i suoi raggi. Nemmeno la combustione è una soluzione affidabile, poiché per avvenire ha bisogno della presenza di ossigeno e l’atmosfera di Giove è composta al 90% da idrogeno.
Il vantaggio offerto dal combustibile nucleare è rappresentato dal fatto che consente anche anni di volo prima di esaurirsi, grazie alla sua elevatissima densità di energia. Inoltre, a differenza della combustione chimica, una reazione nucleare produce calore senza bisogno della presenza di ossigeno. In questo modo, il velivolo potrebbe operare nell’atmosfera di Giove priva di ossigeno senza necessità di portarsi a bordo un ossidante. Il motore a cui si sta pensando per questo scopo è una sorta di ramjet. Si tratta di un motore che non produce la spinta attraverso l’utilizzo di turbocompressori, ma sfrutta la pressione dinamica. Questo vuol dire che sono necessari grandi valori di accelerazione affinché il gas possa essere compresso supersonicamente. Il ramjet è un tipo di motore che ha il vantaggio di avere poche parti mobili ed essere quindi più leggero. La leggerezza, in particolare, è una caratteristica fondamentale dei lanciatori per ridurre i costi e migliorare le prestazioni. Inoltre, non essendo costituito da troppe parti complesse, il suo utilizzo permette anche di ridurre al minimo i rischi di guasti meccanici.
Un velivolo a propulsione nucleare non potrebbe essere utilizzato su satelliti come Titanio, ad esempio, poiché il rischio di inquinamento è eccessivo. Inoltre, la presenza di copri rocciosi che caratterizza Titano e Venere, ci obbliga a fare attenzione al tipo di mezzi che vengono utilizzati. Se un velivolo a propulsione nucleare si schianta sulla loro superficie, infatti, tutto l’ecosistema ne risente a causa dell’inquinamento dovuto ai materiali radioattivi. Giove, invece, sarebbe il pianeta perfetto per questo tipo di esplorazione perché la sua atmosfera è sufficientemente densa per il volo e non presenta superfici rocciose.
Come scrivono gli scienziati dell’Università di Sofia
“Tra i pianeti del Sistema Solare e dei loro satelliti, Giove è un obiettivo praticabile per l’esplorazione, poiché presenta un’atmosfera densa adatta al volo aerodinamico, non esiste una superficie solida che possa essere contaminata dopo la fine della missione, e i dati atmosferici per la progettazione di un velivolo sono prontamente disponibile“