Aviazione

Gamer contro AI militare in dogfight al simulatore, meglio di un pilota?

Gamer contro AI militare in un combattimento aereo simulato, lo stesso combattimento che mesi fa un vero pilota militare della Aeronautica statunitense aveva perso 5-0. Possibile che un gamer batta un pilota militare al suo stesso gioco?

Il tutto è nato mesi fa quando il DARPA ha dato avvio ad un contest per realizzare un intelligenza artificiale in grado di portare a termine una dogfight, ovvero un combattimento aereo ravvicinato usando solamente le mitragliatrici per abbattere l’avversario.

Il vincitore del contest avrebbe sfidato direttamente un pilota di caccia della USAF specializzato nel velivolo del concorso, un F16. Tale combattimento però è stato vinto 5-0 dall’AI chiamato Falco, sviluppato dalla Heron Systems inc.

Potrebbe dunque sembrare quindi che il computer e l’intelligenza artificiale possano battere un vero pilota con addestramento e esperienza, ma non è proprio così.

Potete leggere tali distinguo nel precedente articolo “Perché l’intelligenza artificiale non ha battuto un pilota di caccia”.

Gamer contro AI militare, come ci si è arrivati?

Alla sfida tra un pilota virtuale ed un AI sperimentale ci si è giunti grazie all’interesse del pubblico e quello del pilota militare americano C. W. Lemoine.
Il pilota con call sign Mover ha realizzato un video su YouTube all’epoca del dogfight contro il suo collega, che riscuotendo successo online ha attirato l’attenzione della Heron systems.

Da qui l’idea di far sfidare il vincitore del contest del DARPA contro il vincitore dell’evento di beneficenza organizzato e presentato da Mover stesso.
L’evento Folds of Honor Fight for Honor 2020, un torneo tra piloti virtuali che si sono scontrati in dogfight 1vs1 sul popolare simulatore DCS. Dopo molte battaglie si è riconfermato vincitore Sung Ho, pilota virtuale sud coreano dal call sign Ace.

Quindi pochi giorni fa si è svolto il duello per eccellenza, la battaglia combattuta su pc e console da decenni. Un gamer contro l’intelligenza artificiale, la battaglia per eccellenza del settore videoludico, che da sempre cerca di creare un AI che possa competere con i video giocatori e le loro tattiche.

Ovviamente Falco della Heron Systems è tutt’altra questione, è infatti il software di AI per il dogfight più avanzato al mondo, ma la battaglia è la stessa. Inoltre potrà un gamer battere il risultato ottenuto da un pilota militare?

La dogfight virtuale

La battaglia virtuale non si è svolta nel simulatore DCS, ma nel software di simulazione del DARPA, sviluppato per il contest tra AI, lo stesso usato per la sfida tra AI vs pilota militare.
Con una connessione difficile tra la Heron Systems negli USA e Sung Ho in Corea del Sud, si è avviata la dogfight tra un AI sperimentale e un video giocatore.

Gamer contro AI militare photo en.wikipedia.org

Il risultato è davvero incerto specialmente per via dell’abbattimento quasi totale dei problemi ad interfacciarsi tra pilota e simulatore. Disorientamento che aveva creato problemi al pilota militare, ma a cui ogni video-giocatore è abituato. Lo scontro avviene sui cinque round, con un risultato assolutamente sorprendente. I primi tre round vedono vincitore l’AI Falco, con Sung Ho che sperimenta una tattica relativamente efficace. Ace infatti evita il circle fight iniziale cercando subito velocità per allontanarsi da Falco per poi virare verso l’AI portandolo a perdere energia con una virata stretta mentre Ace sale di quota verticalmente. Cerca quindi di distanziare in altitudine l’AI, portandolo a bassissima velocità al di sotto di se per poi virare e colpirlo dall’alto con velocità maggiore.

Purtroppo la tecnica non funziona perché per tre volte l’AI riesce ad evitare l’attacco in picchiata gestendo con maggiore efficienza la sua energia. Al quarto round Sung Ho decide di cambiare approccio, e con magistrale competenza gestisce un dogfight ad alti G con virate più strette possibili a quota ridottissima. Lambendo il terreno riesce a sparare il colpo che batte Falco.

È il primo umano a mettere un colpo a segno contro l’AI.

L’ultimo round invece finisce in un pareggio per tempo limite, infatti ogni round ha un tempo massimo di 5 minuti. Va però riconosciuto come durante tutto l’ultimo round Sung Ho sia riuscito ad essere in vantaggio su Falco. Trovando anche due colpi che però non vanno a segno per via della programmazione della balistica.

Conclusioni di un esperimento davvero avvincente

È evidente come un pilota che riesca a immedesimarsi nel simulatore e non ne venga disorientato possa rivaleggiare con l’AI. Infatti se Ace avesse avuto qualche altro round avrebbe potuto probabilmente vincere lo scontro. L’ultimo round si è dimostrato estremamente avvincente, ma soprattutto Sung Ho ha dimostrato un adattabilità e la capacità di imparare in poco tempo e formulare una strategia vincente.

In conclusione il lavoro della Heron Systems è assolutamente incredibile, sono riusciti a creare un intelligenza artificiale in grado di battere un pilota militare, e successivamente di battere un pilota virtuale. Ma forse il riconoscimento più grande è la loro disponibilità nei confronti di una community virtuale che ha dimostrato un grande interesse. Chissà che non possano usare dei gamer o piloti virtuali per affinare ulteriormente Falco.

Certo è che un gamer, di grande capacità, come Sung Ho si è dimostrato in grado di ottenere un risultato migliore di un pilota militare sul proprio terreno, pur mantenendo a mente come il risultato sarebbe differente in aria su un vero aeroplano.
Lascio intermezzati all’articolo i video dei combattimenti, prima quello tra gamer ed AI, e alla fine quello iniziale tra il pilota militare e Falco.