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Programma FARA: AAA cercasi nuovo elicottero per US army

Credits: lockheedmartin.com

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La gara per il prossimo velivolo da ricognizione e attacco al suolo per l’US Army si restringe. Nell’ambito del programma FARA sono due i concept selezionati: il Raider X e il Bell 360 Invictus. Vediamo una panoramica sui due velivoli che concorreranno a supportare i futuri soldati degli Stati Uniti. Quale velivolo risulterà più funzionale?

Il programma FARA

programma FARA OH-58 KIOWA Credits: military.com
OH-58 KIOWA Credits: military.com

FARA (Future Attack Reconnaissance Aircraft) è un bando che mira a sostituire il datato Bell OH-58 prima della fine del decennio. Il nuovo velivolo dovrà essere caratterizzato da grande versatilità in termini di operazioni. Sarà necessario poter operare in ogni tipo di ambiente, dal deserto alla giungla, da ambienti montani a marittimi, sino a contesti cittadini.

I Requisiti tecnici riguardano la possibilità di superare la velocità di 185 nodi, senza compromettere la durata delle operazioni. Il tutto con delle dimensioni abbastanza ridotte, infatti il nuovo velivolo non dovrà superare i 12 metri. Inoltre, essendo concepito per uso militare, saranno fondamentali le caratteristiche di attacco e difesa;infine, grande attenzione alla sostenibilità, sopratutto in termini di costi di manutenzione.

Raider X/FARA: Sikorsky reinventa l’elicottero

programma FARA Sikorsky Raider X Credits: Aviation Report
Sikorsky Raider X Credits: Aviation Report

Il prototipo proposto da Sikorsky è sicuramente molto innovativo. Spiccano i due rotori coassiali e controrotanti, che forniscono prestazioni superiori al classico monorotore. È bene ricordare che le prestazioni di due rotori coassiali non sono doppie rispetto ad un monorotore, a causa dell’interferenza aerodinamica tra i due.

Ecco qui che Sikorsky propone un’ulteriore innovazione: un’elica posta sul retro della fusoliera. In questo modo vengono aumentate la performance e la manovrabilità del velivolo. La versatilità si sposta anche sull’aspetto “sistemi”, infatti l’architettura scelta è del tipo modulare MOSA (Modular Open System Architecture). Ciò permette l’utilizzo di una vasta platea di equipaggiamenti “plung-and-play”.

Uno dei punti di forza del nuovo velivolo saranno le manovre. Sikorsky ne evidenzia i 5 punti di forza.

  • Alta manovrabilità alle basse velocità: grazie al sistema fly-by-wire e ai rotori rigidi. Abilità fondamentali in operazioni di precisione in vicinanza del terreno.
  • Rapide accelerazioni: possibili grazie all’elica retrostante che supporta i rotori. Un utilizzo provvidenziale in caso di esposizione a minacce improvvise.
  • Rapide decelerazioni: ancora una volta grazie all’elica a passo variabile. Favorisce il puntamento degli obiettivi.
  • Grandi ratei di virata: possibile raddoppiare il raggio di virata rispetto ad un comune elicottero. Fondamentale sia in caso di attacco che difesa.
  • Possibilità di rallentare la discesa: grazie all’elica a passo variabile, nessun altro elicottero permette simile manovra. ciò facilità il puntamento sull’obiettivo.

Programma FARA: il secondo candidato è il Bell 360 Invictus

Programma FARA, Bell 360 Invictus Credits: Aviation Report
Bell 360 Invictus Credits: Aviation Report

Il Bell 360 Invictus è l’alternativa al Raider X. Molto più simile ad un elicottero convenzionale, tanto che le sue linee ricordano l’Apache. Al contrario del precedente, prevede postazioni solo per i due piloti in tandem, senza possibilità di trasporto passeggeri. Sicuramente è una concezione più votata all’attacco, ma meno alle abilità multitasking.

Sotto il punto di vista della manovrabilità può tranquillamente competere con il rivale. Inoltre, anche in questo caso la linfa vitale è rappresentata dal controllo fly-by-wire. Questo si rende necessario sia per un controllo molto preciso da parte del pilota, sia per lasciare ai computer l’ottimizzazione delle manovre. Il rotore articolato presenta 5 pale in composito, grazie alle quali si è rispettato il requisito di massimo diametro imposto dal programma FARA.

Anche in questo caso si possono individuare 5 punti di forza

  • Elevata autonomia che supera i 250 km. Ciò permette un utilizzo maggiore in contesti operativi.
  • Processi di manufattura volti alla sicurezza e all’affidabilità del velivolo.
  • Può ospitare di base un cannone da 20 mm. Presente anche un alto numero di sensori che incrementano la “situational awareness”.
  • Potenza supplementare grazie ad una SPU. Utile sia per la manutenzione a terra, sia per fornire un incremento di potenza durante il volo.
  • Sistema “Digital Thread”. Permette una rete integrata per il monitoraggio di tutto il sistema velivolo riducendo costi e tempi di manutenzione.

Quale velivolo FARA da elicottero?

Presentazione Raider X Credits: Lockheed Martin

I due velivoli sono già alla fase prototipale. Il Raider X ha gia effettuato molti test, mentre l’Invictus sarà operativo nel 2022. Benchè il mondo dell’aviazione dia per molto probabilie la selezione del modello di casa Sikorsky, il risultato non è scontato. Il Raider X è un modello molto innovativo rispetto al panorama attuale. Ciò comporta alcuni rischi.

Dal punto di vista economico sicuramente avrà un costo maggiore sia di produzione che di mantenimento operativo, senza considerare il costo necessario per addestramento e formazione. La storia ci insegna che le nuove tecnologie possono essere meno affidabili rispetto a quelle consolidate, poichè non se ne riesce a comprendere tutti i particolari. Il rischio di failure e problemi è quindi più alto.

Nei prossimi anni capiremo quale orientamento deciderà di intraprendere l’US Army. Filosofia cautelativa con il Bell 360 Invictus, più simile al panorama elicotteristico attuale, ma molto migliorato. Oppure strada più sbilanciata verso le nuove soluzioni del Raider X, accettando i possibili rischi. L’eterna lotta tra il dubbio e l’attrazione dell’innovazione contro la sicurezza e lo stallo di soluzioni già consolidate.