Il 2020 non verrà sicuramente ricordato come un anno di crescita economica, anzi. Le stime di dicembre, diffuse dall’Istat, parlano di un -8.9% del PIL italiano. Sicuramente molti settori hanno sofferto più di altri per le norme necessarie al contenimento della pandemia da Covid-19, basti pensare al settore turistico o a quello della ristorazione. Uno dei settori che ha sentito in maniera meno pesante, se non addirittura non risentire affatto degli effetti delle restrizioni, è il settore aerospaziale italiano. Vediamo una raccolta delle più grandi aziende in ambito aerospaziale in Italia.
La produzione aerospaziale, caratterizzata da investimenti in ricerca e sviluppo che si traguardano ad obiettivi di lungo periodo, subisce in misura minore le fluttuazioni del mercato o gli eventi circoscritti nel tempo.
Il settore aerospaziale italiano è solidamente al quarto posto in Europa e al settimo nel mondo. È in grado di generare un fatturato complessivo di 13,5 miliardi di euro, pari allo 0,65% del PIL; il valore aggiunto complessivo è di circa 12 miliardi di euro. Fattore fondamentale è l’innovazione e la ricerca, per la quale il settore impiega circa il 10% del fatturato, mantenendosi nella media europea.
I circa 50.000 addetti specializzati sui più di 200.000 totali nella filiera (fonte: AIAD/ICE Agenzia) sono impiegati nelle oltre 4.000 aziende che costituiscono l’indotto. La maggior parte di esse, circa il 90%, sono PMI, ma il settore aerospaziale italiano può vantare dei player di importanza strategica e reputazione internazionale.
Cerchiamo di conoscere meglio le maggiori aziende italiane che operano nel settore aerospaziale, fornitrici di strutture e velivoli aerospaziali, componentistica altamente tecnologica, servizi di comunicazione, navigazione e osservazione della Terra.
È una delle prime dieci aziende mondiali ad alta tecnologia che operano nei settori aerospazio, difesa e sicurezza. L’85% del suo fatturato, che si attesta intorno ai 13 mld€, deriva dal mercato internazionale. Le prime attività di Leonardo risalgono a metà degli anni ‘60, con la partecipazione ai primi programmi spaziali europei. Da allora Leonardo ha progettato e prodotto strumentazione ad alta tecnologia per le attività spaziali, come sistemi ottici, pannelli fotovoltaici, sistemi di controllo e dispositivi robotici. Negli ultimi anni ha collaborato alle più importanti missioni spaziali europee quali Rosetta, ExoMars, Galileo, Copernicus, Cosmo-SkyMed, MeteoSat ecc
Azienda del gruppo GE Aviation, opera nel campo della progettazione, costruzione e manutenzione di sistemi aeronautici civili e militari. Oltre ad essere specializzata in tecnologie specifiche per la produzione di turbine, combustori e sistemi propulsivi, grazie a collaborazioni con università e centri di ricerca, offre soluzioni innovative per ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2 in ambito aeronautico.
È una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), considerato uno dei maggiori player europei in ambito aerospaziale. Dal 1982 collabora con governi ed agenzie spaziali (es. ESA, NASA) offrendo un’ampia varietà di soluzioni per lo Spazio, dal monitoraggio terrestre per ricerche scientifiche, alla progettazione e realizzazione di satelliti. Attualmente è uno dei maggiori fornitori della ISS e del progetto di modulo riutilizzabile europeo SpaceRider. Thales Alenia Space partecipa anche al programma ExoMars con due importanti contratti: progettazione del modulo di rientro e del modulo in-orbit e sviluppo del sistema di navigazione per i moduli orbitali e di ammartaggio, progettando inoltre il rover marziano e il laboratorio scientifico a bordo di esso.
Questa azienda fornisce software, servizi e consulenze per molti settori. In ambito spaziale ha collaborato con ESA fornendo servizi di ricezione, processamento, distribuzione, controllo qualità e archiviazione dei dati delle missioni, in particolare sul progetto DSI (Data Consolidation and Bulk Processing Service Initiative) per la gestione dei dati riguardanti l’osservazione terrestre.
È una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), ed è tra le prime aziende a livello mondiale per progettazione e sviluppo di sistemi in ambito satellitare, gestione dei sistemi di lancio e controllo dei satelliti in-orbit. Ha collaborato ai programmi spaziali quali Galileo, EGNOS, COSMO-SkyMed e gestisce, inoltre, il Centro Spaziale del Fucino.
Azienda controllata al 20% da ASI e all’80% da Telespazio, è un attore internazionale nell’ambito della gestione e distribuzione dei dati di osservazione della Terra: dal Centro Spaziale di Matera processa, archivia e distribuisce a livello mondiale i dati del programma italiano COSMO-SkyMed.
Si occupa di sistemi di trasporto spaziale e propulsori a propellente solido e liquido. Ha raggiunto posizioni di vertice nel suo settore grazie alle collaborazioni con ESA per il programma Ariane 5 e 6 e per il programma Vega, che vede nel razzo Vega C l’ultima evoluzione. Sarà inoltre protagonista del programma Space Rider, nella progettazione e sviluppo del modulo orbitale.
Società che, col suo settore Aerospace & Defence, sviluppa da quasi 40 anni sottosistemi e componenti per l’acquisizione, diffusione ed elaborazione di dati satellitari. Collabora con le agenzie spaziali nella progettazione e nello sviluppo di strutture e strumenti per supportare le diverse funzioni svolte presso il segmento di terra.
Azienda del Gruppo Leonardo che si occupa di progettazione, implementazione, validazione dei sistemi operativi per i segmenti di terra di vari programmi spaziali. Ha collaborato con le maggiori agenzie spaziali (ESA, CNES, ASI) e con aziende private (Arianespace, EUTELSAT, INMARSAT). È stata impegnata nel programma di lanci VEGA e attualmente partecipa alla fase di sviluppo di VEGA-C.
Azienda leader nel campo dell’innovazione tecnologica e della ricerca nel settore energetico, da 30 anni investe nella ricerca e sviluppo delle celle solari spaziali: questa esperienza ha portato alla collaborazione con ASI ed ESA. Ad oggi sono state prodotte più di 150.000 celle solari e più di 70 satelliti sono equipaggiati con i loro prodotti.
Il settore aerospaziale italiano è sicuramente uno dei settori industriali su cui investire nel prossimo futuro. La crescita della space economy, il tessuto industriale, il know-how acquisito negli anni e l’alto livello tecnologico raggiunto da aziende, università e centri di ricerca, sono elementi che devono spingere a porre il comparto aerospaziale italiano al centro del prossimo rilancio economico.
A cura di Matteo Marinari