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Themis, il razzo riutilizzabile dell’ ESA

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Ci siamo: ESA e il gruppo francese ArianeGroup hanno firmato un contratto preliminare di 33 milioni di dollari per la realizzazione del razzo riutilizzabile Themis, la risposta europea al Falcon 9 di SpaceX.

L’accordo, firmato lo scorso 15 Dicembre, prevede l’utilizzo di questa prima tranche di fondi per la realizzazione della cosiddetta “Themis Initial Phase” cioè la realizzazione del primo test statico del lanciatore che dovrebbe avvenire già il prossimo anno a Vernon in Francia e l’ “hop test” che si svolgerà allo Space Centre di Kiruna, in Svezia entro la fine del 2022.

Il progetto Themis è nato allo scorso Space19+, il consiglio Ministeriale dell’ESA. La firma dei giorni scorso è la definitiva conferma della volontà di portare avanti e concretizzare il progetto.

Il razzo riutilizzabile Themis

Attualmente si sa abbastanza poco del razzo riutilizzabile di ESA Themis. Le sue misure dovrebbero aggirarsi sui 30 metri di altezza e i 3.5 di diametro. L’intenzione sembra quindi quella di porsi in un segmento di mercato differente rispetto a quello del Falcon 9 considerato che il razzo di Space X è alto praticamente il doppio e può dunque rispondere a differenti esigenze di carico.

Quella che è certa, è la scelta dei motori. Themis monterà i motori Prometheus realizzati da ArianeGroup nei suoi stabilimenti di Ottobrunn in Germania e di Vernon in Francia, in collaborazione con ESA. Questi motori si basano su una miscela di ossigeno e metano. Sul razzo Themis dovrebbero esserne montati tre, anche se questi motori, che fanno della versatilità il proprio punto di forza, sono realizzati per essere utilizzati in un’ampia varietà di applicazioni.

Il motore Prometheus (ArianeSpace)

I motori Prometheus, infatti, oltre a generare una spinta che arriva fino a 1000 kN, sono regolabili in potenza e possono essere spenti e riaccesi all’occorrenza. Queste caratteristiche li rendono utili anche come motori di un secondo o terzo stadio o per essere montati su mezzi che agiscono fuori dall’atmosfera.
Attualmente, oltre che su Themis, è in progetto di montare motori Prometeus sul prossimo modello di razzo Ariane 6.

Themis: la tabella di marcia dell’ ESA

I piani riguardanti Themis sono abbastanza in divenire. Attualmente l’ESA ha tracciato una tabella di marcia che prevede obbiettivi annuali. Dopo i test di cui abbiamo già parlato, nel 2023 e 2024 ci saranno le prime prove di lancio suborbitale dal centro di lancio in Guyana francese con recupero del lanciatore. L’obbiettivo è quello di arrivare nel 2025 a svolgere il primo lancio completo con l’intero inviluppo di volo del lanciatore.

La tabella di marcia dell’ESA per Themis

ESA spera di arrivare entro il 2030 ad inserire il razzo Themis a pieno regime nella sua flotta di lanciatori.

“THEMIS MIGLIORERÀ LE TECNOLOGIE CHIAVE E DIMOSTRERÀ LE CAPACITÀ DI PRODURRE TECNOLOGIE RIUTILIZZABILI DELL’EUROPA. QUESTO CREERÀ ULTERIORI POSSIBILITÀ PER ABBASSARE I COSTI DI ACCESSO ALLO SPAZIO E PER MIGLIORARE LA FLESSIBILITÀ DELL’ EUROPA DI OFFRIRE DI VERSI SERVIZI DI LANCIO”

DANIEL NEUENSCHWANDER, ESA

Attualmente il programma di realizzazione di Themis, oltre ad ArianeSpace, coinvolge partner commerciali provenienti da Francia, Svezia, Svizzera e Belgio ma l’obbiettivo è quello di includere al più presto anche altri partner europei.