Home » Mark Kelly: ex astronauta della NASA diventa senatore dell’Arizona

Mark Kelly: ex astronauta della NASA diventa senatore dell’Arizona

A poca distanza dal verdetto finale delle elezioni americane, l’ex astronauta Mark Kelly vince le elezioni in Arizona e diventa un senatore americano con il Partito Democratico.
Non è però la prima volta che un astronauta entra in politica, il primo americano fu il senatore John Glenn, un astronauta del programma Mercury. Un esempio vi è anche in Italia: l’ex astronauta Umberto Guidoni è stato un europarlamentare dal 2004 al 2009.

Un astronauta della NASA senatore a Washington

Mark Kelly ha conseguito una prima laurea in ingegneria navale, seguita da un Master in ingegneria aerospaziale. Ha iniziato la sua carriera nella US Navy come aviatore, partecipando attivamente nella guerra del Golfo Persico. Tornato negli Stati Uniti si è iscritto alla U.S. Naval Test Pilot School.
Complessivamente ha all’attivo più di 5000 ore di volo a bordo di oltre 50 differenti velivoli.

astronauta senatore
Missione STS-108: il comandante Dominic L.Gorie e il pilota Mark Kelly, durante una manovra di rendez-vous con la Stazione Spaziale Internazionale.
Credits: NASA

Nel 1996, Mark ed il suo gemello Scott Kelly hanno partecipato con successo alla selezione per astronauti nel programma Shuttle della NASA. In totale ha partecipato a 4 missioni a bordo dello Space Shuttle, due in veste di pilota dell’Orbiter e 2 come comandante.
La missione STS-121, la seconda del Senatore Kelly, fu anche la seconda dopo il disastro dello Shuttle Columbia, che si disintegrò durante il rientro in atmosfera. Poco prima di partire, Kelly parlò alla stampa dei rischi legati al viaggiare sullo Shuttle:

Lo Space Shuttle e’ una macchina veramente complessa. Ha un sacco di componenti che operano ai limiti dell’ingegneria. Il volo spaziale e’ rischioso. Credo che ,per quanto riguarda i serbatoi ,siamo riusciti a ridurre il livello di rischio. Abbiamo modificato il design e fatto alcuni importanti progressi nel garantire che la spugna non si stacchi piu’ dal serbatoio.
Quindi si, il rischio e’ diminuito .ma e’ sempre presente. E’ un lavoro rischioso, ma da’ grandi soddisfazioni. Tutti a bordo del discovery e della ISS pensano che ne valga la pena

L’esperimento dei gemelli Kelly

Il gemello del neo senatore, Scott Kelly è anch’egli un astronauta della NASA con successo ancora maggiore, se possibile. Sono infatti 11 le missioni compiute dall’astronauta Scott Kelly, sia a bordo dello Shuttle, sia della capsula russa Sojuz. Ha partecipato a più di una missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, eseguendo 3 Extra-vehicular Activity. Il tempo complessivo di permanenza nello spazio è quasi da record: 520 giorni e 10 ore.

astronauta senatore
A partire da sinistra: Mark e Scott Kelly
Credits: NASA

I due gemelli, nel corso della loro attività come astronauti, sono stati un vero e proprio esperimento della NASA. L’agenzia spaziale ha potuto infatti monitorare le mutazioni di DNA causate dalla permanenza nello Spazio. L’elevata differenza di tempo speso in orbita tra i due gemelli ha reso evidenti le alterazioni genomiche nel DNA di Scott Kelly. Secondo i ricercatori, circa il 7% dei geni dell’astronauta sono stati modificati in modo permanente.

Il programma politico del Senatore Kelly

Per quanto concerne invece il programma politico del Senatore Mark Kelly, traspare un uomo colto e cosciente dei problemi globali. Tra i punti cardine della sua campagna elettorale vi è infatti la necessità di un intervento rapido e determinato per fermare la diffusione del virus negli USA, ristabilire l’economia nazionale e ridurre la divisione etnica e culturale in cui versa il suo paese.

astronauta senatore
Mark Kelly durante un comizio in Arizona.

La campagna elettorale si è focalizzata anche sul tema del cambiamento climatico. La situazione locale è infatti peggiorata negli anni, a causa di una amministrazione che non solo non ha ritenuto urgente investire in risorse innovative ma, negando l’evidenza di alcun cambiamento climatico, ha investito in un ritorno ai combustibili fossili ed è uscita dall’accordo di Parigi.