Chris Cassidy ritorna a casa dopo sei mesi sulla ISS
Erano arrivati sulla ISS lo scorso 9 aprile; dopo 6 mesi di assenza, l’astronauta Chris Cassidy e i due cosmonauti Anatoly Ivanishin e Ivan Vagner il 21 ottobre hanno fatto ritorno sulla Terra. Nella serata del 20 Ottobre, si è svolta la cerimonia del passaggio del comando, durante la quale Cassidy ha lasciato il controllo della Expedition 63 al collega Sergey Ryzhikov consegnandogli la chiave simbolo del comando della missione; l’intero evento è possibile vederlo sull’account Instagram ufficiale dell’ISS e sul canale TV della Nasa.
Come si è svolto il rientro di Chris Cassidy?
Dopo 196 giorni, 3136 orbite della Terra e 83 milioni di miglia percorsi i tre astronauti sono tornati a casa. Alle 16:10 EDT (22:10 ora italiana), hanno chiuso il portello della loro Soyuz MS-16 che si è sganciato alle 19:32 EDT (01:32 del 22-10 ora italiana) dal modulo Poisk, infine l’atterraggio con paracaduti è correttamente avvenuto alle 22:55 EDT (04:55 del 22-10 ora italiana) vicino la città di Dzhezkazgan, nella steppa del Kazakistan. Una volta atterrati sono stati trasportati nella città di Karaganda per i primi controlli, poi da lì Cassidy è tornato a Houston a bordo di un aereo, mentre i due cosmonauti Ivanishin e Vagner hanno fatto finalmente ritorno nelle loro case a Star City.
All’atterraggio i tre astronauti si sono trovati su una Terra diversa da come l’avevano lasciata: un pianeta sconvolto dalla situazione epidemiologica dell’ultimo anno; quindi, per salvaguardare la loro salute, sono stati sottoposti a controlli più attenti e a un periodo di isolamento maggiore rispetto a quello normalmente previsto. Purtroppo, dovranno aspettare prima di poter riabbracciare i propri cari.
In cosa consisteva la loro missione?
Per Cassidy questa è la sesta missione a bordo dell’ISS. A capo della Expedition 63, Cassidy ha lavorato a molti test, come l’esperimento di ricerca Onco-Selectors, che si concentra sull’identificazione di terapie antitumorali mirate in ambiente di microgravità; inoltre, si è anche occupato della ricerca sul Droplet Formation Study, che studia il flusso d’acqua e la formazione di goccioline su tubi con giunzione a T. Come se non bastasse, ha lavorato con gli Astrobee, robot cubici che hanno il compito di assistere gli astronauti nei compiti di routine. Insomma, tutti studi e ricerche che serviranno per migliorare la qualità della nostra vita. Cassidy ce lo ricorda così: “All of the things we’re working on are applicable not only to life in space, but translate to Earth”.
Come abbiamo chiarito in più occasioni, la vita di un astronauta non è mai semplice. Oltre che le evidenze condizioni fisiche con cui li vediamo rientrare, molti atti che noi facciamo meccanicamente, risultano molto complicati per loro: dal fare il bucato all’andare in bagno! Quindi, ogni volta, ci sembra giusto rendere onore a questi eroi che, a modo loro, rischiano la vita per garantire il prosieguo dell’evoluzione scientifica e tecnologica di tutto il pianeta!
Cosa ne pensate? Avete seguito il loro rientro in diretta? Vi ricordiamo che, come qualsiasi altro evento di questa portata, potete ancora recuperarla sul sito NASA! Diamo la giusta importanza a questi eventi.
A cura di Andrea Baglieri.