Astronomia

Perseidi: perché ammiriamo le stelle comete ogni 11/12 Agosto?

Appassionati, romantici, curiosi… Non importa con quale spirito affrontiate questi giorni, la cosa certa è che ognuno di voi, almeno una volta nella vita, ha passato una notte di agosto (più precisamente quella tra 11 e 12 o 12 e 13 Agosto) a scrutare il cielo nella speranza di intravedere il risultato delle Perseidi: una pioggia di stelle comete. La domanda che vi sarete sicuramente posti è: “Perché questo sciame di meteore si verifica sempre nello stesso periodo dell’anno?“. Scopriamolo insieme.

Le stelle cadenti

Credits: tech.everyeye.it

Partiamo da una definizione base: “stelle comete”. Come potrete ben immaginare, quelle che vediamo muoversi nel cielo non sono davvero stelle, in quanto esse sono “fisse”; ciò che conosciamo con il nome di “stelle comete” o anche “stelle cadenti” non sono altro che meteoroidi.

I meteoroidi sono corpi solidi dalle piccolissime dimensioni, dell’ordine dei micrometri: quando sono più piccoli di 30 micrometri, sono catalogati come “polvere interstellare“; nel caso in cui le loro dimensioni sono maggiori di 1 metro, sono, invece, degli Asteroidi. Questi corpi celesti impattano con l’atmosfera terrestre a velocità elevatissime e, date le loro ridotte dimensioni, vengono disintegrati dando vita a quel meraviglioso spettacolo della “pioggia di meteore” a cui abbiamo l’onore di assistere.

Avendo introdotto sia il concetto di polvere stellare che di asteroidi, completiamo il quadro: nel caso in cui il corpo celeste riesca a toccare la superficie della Terra, si parla di meteorite.

Perché sempre nello stesso periodo? Da dove vengono?

Questi spettacoli annuali, sono gentilmente offerti dall’ormai secolare cometa Swift–Tuttle, o formalmente 109P/Swift–Tuttle.

La cometa Swift–Tuttle è un’enorme cometa ghiacciata che viaggia su un’orbita di 133 anni attorno al Sole. Possiamo rimirare questa cometa in tutto il suo splendore grazie a questa fotografia (in basso) datata 1892 del Professor EE Barnard, tratta dalla tavola III in “A Popular History of Astronomy” pubblicata nel XIX secolo da Agnes M. Clerke (terza edizione ).

Credits: esa.int

Una volta all’anno, la Terra attraversa una sezione della coda della cometa di Swift-Tuttle, una nuvola di particelle (o di “polvere”) espulse dalla cometa, la maggior parte delle quali è rimasta nello spazio per mille anni; come accennato precedentemente, quando queste minuscole particelle entrano nell’atmosfera terrestre, bruciano e danno vita al fenomeno ormai noto ai più come “stelle comete”.

Quest’anno questa bellissima doccia luminosa raggiungerà il picco dalla sera di Martedì 11 Agosto fino alle prime ore di Mercoledì 12 Agosto; per di più, tutte le condizioni sembrano essere favorevoli per l’osservazione, come dichiarato dall’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project:

“Perseo è visibile in questo periodo nella seconda parte della notte, ideale quindi per l’osservazione. Al massimo si possono contare fino a 100 meteore l’ora, a patto di guardare il cielo da un luogo buio nella seconda metà della notte. L’osservazione a occhio nudo è, senza dubbio, ideale per cogliere il guizzo improvviso delle scie”.

La cometa Swift-Tuttle

Scoperta nel 1862, la cometa ha un nucleo di 26 km di diametro, due volte e mezzo più grande dell’asteroide che ha spazzato via i dinosauri e viaggia quattro volte più veloce .

Le sue grandi dimensioni destano altrettante preoccupazioni: essendo il più grande oggetto del Sistema Solare, esclusa la Luna, a passare ripetutamente vicino alla Terra, i movimenti della cometa Swift-Tuttle sono stati meticolosamente studiati dagli scienziati di tutto il mondo. Il suo più recente “perielio” (ossia, il punto della sua orbita in cui si avvicina di più al Sole) è stato riscontrato nel 1992; il prossimo non è così recente: infatti, non avverrà fino al 12 luglio 2126.

Fortunatamente, tutte le orbite della cometa Swift-Tuttle per i prossimi 2000 anni sono state tutte accuratamente calcolate: sono previsti dei passaggi, per esempio, a circa 22.9 milioni di km dalla Terra nel 2126 e 22 milioni di km nel 2261. Un incontro estremamente ravvicinato è previsto intorno al 15 settembre 4479, per cui si prevede che Swift-Tuttle passerà entro 1.6 milioni di km dalla Terra (circa quattro volte la distanza Terra – Luna).

Per il prossimo futuro, continueremo a goderci il bellissimo spettacolo delle Perseidi messo in scena ogni anno dalle nostre stelle comete di Agosto. Questi eventi straordinari servono anche a ricordarci che il nostro pianeta è stato visitato, in precedenza, da corpi celesti di enormi dimensioni e che ci sono tutte le carte per continuare a ricevere questi saluti così graditi.

Sapete chi altri ci visita ogni tanto? Asteroidi come il nostro 1998OR2.

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