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L’astronauta Kathy Sullivan: prima donna a raggiungere il punto più profondo dell’oceano

“Dalle stelle agli abissi”, così si può definire la vita di Kathy Sullivan, prima astronauta statunitense a fare una passeggiata spaziale nel 1984. Domenica scorsa, 36 anni dopo, raggiunge un secondo record: diventa la prima donna a scendere nell’abisso Challenger, il punto più profondo dell’oceano nella fossa delle Marianne a 10.915 metri sotto il livello del mare.

Il secondo record compiuto da Sullivan non è importante solo perché sarebbe la prima volta che una donna raggiunge queste profondità, anzi, è un “privilegio” da pochi. Infatti, Sullivan è l’ottava persona ad aver raggiunto il luogo più remoto del nostro pianeta. Questo secondo record è importante perché Kathy Sullivan diventa la prima persona ad essere mai stata sia nello spazio che in fondo alla fossa delle Marianne.

La spedizione verso gli abissi

Kathy Sullivan
Kathy Sullivan insieme a Victor Vescovo, suo compagno di spedizione. Credits: Caladan Oceanic, Twitter.

L’ex astronauta NASA, laureata in Scienze della Terra e un dottorato in Geologia, ora si occupa di oceanografia a tempo pieno. Per raggiungere le profondità della fossa, ha guidato il sommergibile biposto Limiting Factor,fatto di titanio e in grado di resistere alla pressione di 1,2 tonnellate per centimetro quadrato, insieme all’esploratore milionario Victor Vescovo.

Per raggiungere i fondali ci sono volute 4 ore. Una volta arrivati hanno scattato delle immagini e sono rimasti nel buio più totale per un’ora e mezza, per poi intraprendere il viaggio di ritorno in superficie, anch’esso durato 4 ore. La spedizione, coordinata da EYOS Expeditions, è durata in totale quasi 10 ore.

Come ha raccontato la stessa Sullivan, laggiù c’è il buio più gelido, la temperatura è di circa 3° C, e la pressione è mille volte superiore quella sulla terra ferma: “è come se il sommergibile biposto avesse sopra 291 Jumbo o 7.900 bus a due piani“.

La fossa delle Marianne è localizzata nella zona nord-ovest dell’Oceano Pacifico a est delle isole Marianne (da qui il nome), tra Giappone, Filippine e Nuova Guinea. Il suo punto più profondo, l’abisso Challenger, si trova a circa 10920±10 m sotto il livello del mare. Nel gennaio del 1960 il Tenente di Vascello Don Walsh e l’oceanografo Jacques Piccard, a bordo del batiscafo TRIESTE II della U.S. Navy, furono i primi a raggiungere il fondale della Fossa delle Marianne.

Kathy Sullivan mai troppo lontana dallo spazio

Kathy Sullivan
Spazio vs oceano. Credits: Jagran Josh

“Come oceanografo e astronauta, questa è stata una giornata unica nella vita: vedere il paesaggio lunare della Challenger Deep e poi confrontarmi con i miei colleghi della Stazione Spaziale sul nostro straordinario spazio interno ed esterno”, ha dichiarato Sullivan.

Infatti l’ex NASA, appena tornata in superficie, ha parlato con gli astronauti a borso della Stazione Spaziale Internazionale e ha condiviso con loro l’esperienza appena fatta.

Kathryn Dwyer Sullivan è stata selezionata come candidata astronauta nel gennaio del 1978. Nell’agosto dell’anno seguente ha completato l’addestramento al termine del quale è stata qualificata come specialista di missione. Ha volato in tre missioni dello Space Shuttle: nella STS-41-G (ottobre 1984) durante la quale è diventata la prima donna statunitense a compiere una passeggiata spaziale, nella STS-31 (aprile 1990) e nella STS-45 (marzo 1992).