Astronomia

Rilevato nuovo lampo radio veloce ripetuto

Ci risiamo! Ogni volta che arrivano notizie di questo genere l’essere umano inizia a sognare mondi e civiltà aliene, ma, come al solito, queste sono le ipotesi meno probabili. Negli ultimi giorni circola la notizia di un nuovo Fast radio burst (fbr) o “lampo radio veloce”, avente una cadenza di rilevazione di 16 giorni.

Cosa sono i fast radio busrt?

Immagine della galassia ospite di Frb 180916 (al centro) acquisita con il telescopio Gemini-Nord di 8 metri alle Hawaii. La posizione del lampo radio veloce nel braccio a spirale della galassia è contrassegnata da un cerchio verde. Crediti: Inaf / Osservatorio Gemini / Nsf OiarLab / Aura

Come trattato già in un nostro articolo precedente, i lampi radio veloce sono sono intensi impulsi radio provenienti da galassie molto distanti. Questi segnali hanno una durata brevissima, solitamente nell’ordine dei millesimi di secondo o anche meno.

A oggi sono state rilevate più di un centinaio di sorgenti di frb, alcune di esse presentano un’emissione ripetuta di questi segnali radio. Finora sono state localizzate con precisione, grazie a diversi radiotelescopi, e associate ad una galassia d’origine solamente quattro sorgenti, di cui una sola ripetitiva, proveniente da una galassia nana irregolare con poca formazione stellare, distante circa 500 milioni di anni luce.

Il misterioso flash radio con frequenza bisettimanale

Timeline dei segnali ricevuti. Credits: CHIME/FRB

Nel periodo tra il 16 settembre 2018 e il 30 ottobre 2019, otto antenne della rete europea (tra cui una italiana) Evn sono state direzionate verso una sorgente già nota in precedenza. Queste antenne, che si comportano come se fossero un unico grande radiotelescopio, hanno osservato una sorgente radio nota come Frb 180916.J0158 + 65, scoperta nel 2018 nell’ambito del Fast Radio Burst Project (CHIME / FRB) del Canada Hydrogen Intensity Mapping Experiment.

Parabola da 32 metri dell’Inaf a Medicina (Bo), parte della rete europea Evn, in mezzo ai filari dello storico radiotelescopio Croce del Nord.
Crediti: Inaf/Renato Cerisola

Nonostante le ricerche di periodicità nei tempi di arrivo su scale temporali che vanno dai millisecondi a molti giorni, si è finora osservato che queste esplosioni apparivano sporadicamente, e sebbene raggruppate, senza un modello regolare.

Questo nuovo misterioso lampo, invece, è stato rilevato con una periodicità di 16,35 ± 0,18 giorni. Nelle 28 raffiche registrate nel periodo di riferimento indicato in precedenza, gli scienziati hanno scoperto che le raffiche arrivano in una finestra di fase di 4 giorni, con alcuni cicli che non mostrano raffiche e altri che mostrano raffiche multiple, nell’ambito dell’esposizione giornaliera limitata di CHIME.

Le possibili cause

Ancora una volta: non lo sappiamo! Solitamente gli frb sono associati a fenomeni come le stelle di neutroni oppure i buchi neri. La sorgente del misterioso lampo radio, però, si trova nella periferia della sua galassia e come afferma Matteo Miluzio, astrofisico dell’ESA, questo frb non può essere associato a un buco nero in quanto questi corpi celesti si trovano al centro delle galassie.

La causa più probabile è dunque un sistema binario, cioè, un stella molto massiccia che orbita intorno a un buco nero stellare oppure a una stella di neutroni.

Per altri approfondimenti vi lasciamo il link al paper => “Periodic activity from a fast radio burst source”