Negli scorsi giorni, l’amministratore delegato NASA, Jim Bridenstine, ha rivelato l’ammontare del budget richiesto al governo Trump, pari a 25$ miliardi: il 12% maggiore rispetto all’anno fiscale precedente.
Una domanda sorge subito spontanea: ma perché spendere così tanto per missioni spaziali?
La spinta finanziaria data dal governo americano rappresenta un passo fondamentale nelle intenzioni dell’agenzia di riportare l’uomo sulla Luna, per poi procedere all’esplorazione di Marte.
Il budget richiede il pieno sostegno governativo verso gli attuali progetti della NASA, tra cui: il programma Artemis, lo Space Launch System ed il Gateway, la futura piattaforma di lancio verso Marte, situato in orbita Lunare.
Tra i punti del budget, uno dei più degni di nota è lo stanziamento di circa 3$ miliardi per lo sviluppo di sistemi di atterraggio. Per la prima volta, dopo la chiusura del programma Apollo, un sistema di atterraggio umano riceve un finanziamento diretto.
Il budget per l’anno fiscale 2021 è una dimostrazione di come il governo Trump sia quindi intenzionato a ripristinare la capacità di lancio dal suolo nazionale e con velivoli americani.
Infatti, mentre la NASA si prepara a festeggiare i 20 anni di operatività della stazione spaziale, è trascorso più di un decennio dalla chiusura del programma Shuttle.
Tra gli obiettivi della NASA vi sono: il ritorno dei primi campioni di terra dal suolo marziano, il lancio di complesse missioni interplanetarie come Europa Clipper, per lo studio degli oceani di Europa, luna di Giove e la costruzione di strutture orbitanti come il Gateway.
Vi sono anche importanti progetti in campo aeronautico: il velivolo X-57, primo aereo completamente elettrico (sulla base di una fusoliera Tecnam) ed il ritorno dei velivoli supersonici nell’aviazione civile con il primo volo di QUESST.
Rispetto al budget dell’anno precedente, alcuni settori hanno ricevuto degli incrementi notevoli. In particolare sono aumentati i fondi per l’esplorazione e la ricerca di nuove tecnologie e per lo sviluppo di partnership commerciali per orbite LEO. Per quest’ultima si prevede un aumento esponenziale già dall’anno prossimo, passando da 20$ a 200$ milioni.
Infine vi sono i finanziamenti sulle tecnologie legate a scienza e astrofisica. Tra le varie missioni continuano i contributi (circa 400$ milioni) per il telescopio James Webb, successore di Hubble, il cui lancio è previsto entro la fine del 2021.
Sebbene sembra che il fervore per l’esplorazione spaziale sia tornato, così come era 50 anni fa, il budget complessivo del governo Trump ha purtroppo rivelato grandi tagli a welfare ed ambiente.
Per concludere ecco le parole di Jim Bridenstine, durante la conferenza tenuta presso lo stabilimento di Stennis, una delle sedi di Aerojet Rockedyne:
[bquote by=”Jim Bridnestine” other=”CEO NASA”]Sono convinto che il budget per l’anno fiscale 2021 sia appropriato per raggiungere gli obiettivi prefissati.
I finanziamenti, insieme all’enorme bravura ed esperienza della nostra agenzia, costruiscono le basi per una lunga permanenza nello spazio, spingendo la nazione a dirigersi verso la prossima frontiera[/bquote]