Ogni anno, siamo abituati a salutare il vecchio anno con spettacolari fuochi artificiali; ebbene, quest’anno non sono stati solo i fuochi a illuminare il cielo di capodanno. La mattinata del 5 Gennaio è stato ritrovato uno dei frammenti del meteorite che, nella sera del 1 Gennaio, è stata avvistata nel Nord Italia dalla rete di videocamere Prisma (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e dell’Atmosfera), coordinata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf); lo straordinario ritrovo nel Modenese è stato effettuato dal ciclista emiliano Davide Gaddi, noto organizzatore dei suoi viaggi in bicicletta per raccolte fondi a scopo benefico.
I due frammenti di meteorite, che potete ammirare nell’immagine superiore, sono riconoscibili per la loro patina scura e gli angoli smussati; i frammenti sono stati trovati nella zona Disvetro-Rovereto sul Secchia (Modena), ai limiti dell’area indicata dai calcoli della rete Prisma.
L’Inaf si è detta entusiasta del successo dell’operazione di ritrovo:
La rete Prisma, attualmente, vede videocamere installate su tutto il territorio italiano che monitorano il cielo 24 ore su 24; i protagonisti del progetto sono molto “variopinti”, possiamo trovare: osservatori astronomici professionali e amatoriali, università, planetari, associazioni culturali, istituti scolastici e privati.
Romano Serra, dell’Università di Bologna, è stato l’esperto in materia che ha potuto fornire i primi dati certi e la prima conferma che si trattasse di un meteorite; ovviamente, non è che l’inizio: presto verranno effettuati ulteriori studi a riguardo.
Per il momento, l’Inaf invita a segnalare qualsiasi sasso anomalo nella zona, perché non si esclude la possibilità che possano essercene degli altri. Una delle poche cose certe, in questa situazione, è stata l’efficienza del lavoro di squadra attuato dal progetto Prisma: