COSMO-SkyMed: l’occhio italiano dallo Spazio

Csg-1, il primo di due satelliti COSMO-SkyMed 2, sarà il carico principale del vettore russo Soyuz VS13 in partenza dallo spazioporto dell’ESA a Kourou, Guyana Francese, il 17 Dicembre.

Un satellite tutto italiano

Il progetto, finanziato dall’ASI, vede Thales Alenia Space come maggior contraente e Telespazio come costruttore del segmento di terra e controllo della missione; oltre a queste, numerose sono le aziende dell’indotto aerospaziale italiano coinvolte nel progetto.

Il lancio di Csg-1 dà il via alla seconda generazione di COSMO-SkyMed (COnstellation of small Satellites for Mediterranean basin Observation).
La prima generazione, che comprende 4 satelliti, è stata completata nel 2010 con il lancio del 4° satellite dalla base statunitense di Vanderberg. Il sistema ha svolto un ruolo di primaria importanza durante calamità naturali avvenute negli anni, come: il ciclone Nargis in Birmania, gli uragani Hannah e Ike su Haiti ed il terremoto in Cina, fornendo immagini cruciali per il coordinamento delle operazioni di soccorso.

I satelliti di COSMO-SkyMed operano da un’orbita eliosincrona a 620 km di quota attraverso un radar ad apertura sintetica (SAR).
La trasmissione dati avviene in banda X (ossia a frequenze di tra 7 – 12.5 GHz) e permette l’osservazione della Terra sia di notte che di giorno, attraverso qualsiasi condizione meteorologica.

COSMO-SkyMed
Credits: ESA.int

Il sistema, capace di scattare fino a 1800 immagini al giorno, ha 3 modalità di analisi della superficie: Spotlight (analisi di un’area di pochi km quadrati con risoluzione inferiore al metro), Stripmap (osserva una striscia continua di superficie terrestre) e ScanSAR (fa una scansione di una zona di 200 km di lato).

Le modalità operative della costellazione, selezionate a seconda della criticità dell’evento, sono le seguenti: routine (pianificazione della missione ogni 24 ore), crisi (pianificazione della missione ogni 12 ore, definendo aree con diverse priorità) ed emergenza (tempi di acquisizione satellitare portati al minimo attraverso l’operatività asincrona della costellazione).

Seconda generazione di COSMO pronta al lancio

I satelliti di 2° generazione, il cui primo sarà appunto lanciato il 17 Dicembre, miglioreranno il sistema di trasmissione dei dati, l’acquisizione delle immagini e il sistema di controllo termico del payload.

Il vettore Soyuz VS23 ospita in totale 4 satelliti: Cheops, COSMO-SkyMed, OPS-SAT e EYE-SAT & ANGELS.

Soyuz VS23 Payload
Credits: ESA.int

COSMO-SkyMed ha inoltre funzionalità sia civili che militari con la possibilità di integrarsi con altri sistemi spaziali in orbita.
Oltre alla gestione e previsione di disastri naturali permette di eseguire il controllo degli oceani, delle risorse agricole e delle infrastrutture.

Questo progetto è un esempio concreto dell’importanza italiana nel panorama aerospaziale internazionale, mettendo in risalto, ancora una volta, un gioiello tecnologico dell’Ingegneria del nostro paese.