Dinosauri: vivevano nella parte opposta della galassia
Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo alzato lo sguardo verso il cielo domandandoci se fosse lo stesso dell’epoca dei dinosauri; ebbene, grazie a una scienziata della NASA, oggi possiamo dare una risposta definitiva: la Terra si trovava nella parte opposta della galassia durante il triassico.
L’animazione made by NASA
I have always been interested in galactic archaeology, but I don't think this is what they meant.
Did you know that dinosaurs lived on the other side of the Galaxy? pic.twitter.com/ngGCAu0fYU
— Dr. Jessie Christiansen (@aussiastronomer) August 28, 2019
Come è possibile constatare dall’animazione della scienziata della NASA Jessie Christiansen, la Terra, insieme all’intero Sistema Solare è in continuo movimento; ciò ci permette anche di capire quanto sia effettivamente durato il “governo dei Dinosauri” e quanto sia breve la storia degli esseri umani. Ha spiegato Christiansen:
L’animazione fa sembrare che siamo tornati nello stesso punto, ma in realtà l’intera galassia si è spostata di molto nello spazio; è più come se stessimo facendo una spirale attraverso lo spazio, mentre l’intera galassia si muove e ruotiamo intorno al centro
L’intervento della Christiansen ha una rapida spiegazione: il movimento della galassia è molto più complesso di come appare dal video; per fare una precisazione, per esempio, le parti interne si muovono molto più velocemente rispetto quelle esterne.
La missione Gaia
L’animazione è il risultato del confronto fra i dati relativi allo spostamento del Sistema Solare nella Via Lattea, la durata del dominio dei dinosauri sulla Terra e il periodo trascorso dalla comparsa dell’uomo a oggi. Come ha spiegato Laura Magrini, astronoma dell’Osservatorio di Arcetri dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, il merito è da ricercarsi nella missione Gaia, iniziativa sviluppata dall’agenzia spaziale europea (ESA) e facente parte del programma Horizon 2000. L’obiettivo principale della missione è l’effettuazione di misure astrometriche di altissima precisione; il satellite determinerà la posizione esatta di ogni stella in tempi diversi durante la durata operativa prevista. Per farla breve, l’obiettivo della missione è quello di fornire una mappa tridimensionale molto precisa della galassia vicino a noi.
Non so voi, ma queste sono le notizie che mi ricordano quanto siamo piccoli in questo Universo e quanto siamo relativamente giovani rispetto a tutto ciò che sia mai esistito sul nostro pianeta.