Se avete aperto questo articolo significa solo una cosa: la vostra curiosità ha avuto la meglio sul vostro sbigottimento nel leggere questo titolo assai particolare. Ebbene sì, il rutto nello spazio; un atto “volgare” quanto banale, anche questo, come tanti altri, risulta essere assai diverso e complesso quando ci si ritrova in condizioni di microgravità. Poniamoci prima la domanda fondamentale: si può ruttare nello Spazio?
Chris Hadfield, primo canadese ad aver mai effettuato una passeggiata spaziale, ha voluto soddisfare questa curiosità bislacca su Twitter, rispondendo come segue:
Non puoi ruttare nello spazio perché l’aria, il cibo e i liquidi nello stomaco fluttuano tutti insieme come bolle grosse. Se rutti, vomiti in bocca. Quindi indovina dove va l’aria intrappolata?
Vi lascio immaginare le risposte al suo tweet. Beh, vediamola in questo modo: il galateo nello Spazio sarà sicuramente impeccabile!
Come ci ha insegnato il nostro buon Shrek “Meglio fuori che dentro“. Il gas in qualche modo deve pur uscire; ebbene, indovinate un po’ : se non esce da sopra da quale altre parte potrebbe mai uscire?
So cosa state pensando: ‘Già farlo uscire da sopra è quello che è, figuriamoci se esce altrove!‘; ragionamento impeccabile ma tengo a precisare che, per fortuna del benessere comune, sulla Stazione Spaziale Internazionale sono presenti dei filtri che non solo impediscono agli astronauti di non essere soffocati dalla propria CO2 prodotta, ma permettono anche l’assorbimento dell’aria indesiderata.
L’essere umano, come dico sempre, non smette mai di stupirci per la sua creatività. James Hansen Newman, fisico e astronauta statunitense, ha dimostrato che, dandosi una spinta con le gambe su una parete, è possibile ricreare momentaneamente una falsa gravità con cui far fuoriuscire il gas in eccesso! Che dire, capisco perché è diventato astronauta, è un’idea geniale!
Come detto a inizio articolo, la vita quotidiana di un astronauta è particolare sotto molti fronti! Se volete conoscere altre curiosità cliccate qui!