La corsa alla Luna si fa sempre più pressante: l’obiettivo è di arrivarci nel 2024 con il programma Artemis, che porterà “la prima donna e il prossimo uomo” sulla Luna; per tale scopo, la NASA si è affidata a diverse aziende per la realizzazione delle capsule e dei lander che accompagneranno gli astronauti sulla superficie lunare.
Recentemente, le varie compagnie si sono rese conto che la qualità e i tempi di realizzazione dei vari componenti della missione sarebbero sicuramente migliorati unendo le forze, piuttosto che con una spietata concorrenza. Ecco i principali attori di questo accordo:
Il lavoro per riportare gli uomini sulla Luna in così pochi anni è veramente tanto e le aziende hanno capito che non avrebbero potuto portare avanti i loro progetti come rivali: come ulteriore buona motivazione per la collaborazione, la vice presidente di Lockheed Martin Space, Lisa Callahan, ha dichiarato:
“Metterci insieme, usando sistemi esistenti su cui il governo ha già investito e noi abbiamo già investito, sembrava il modo migliore per usare i soldi pubblici americani”.
Nei progetti della NASA c’è anche una stazione spaziale orbitante attorno alla Luna, chiamata Gateway: il suo scopo sarebbe quello di accogliere gli astronauti arrivati dalla Terra e permettere loro di scendere sulla superficie, utilizzando i lander e le navette di trasferimento ad essa connessi.
Ormai è certo: l’umanità tornerà finalmente sul nostro satellite, con una mentalità di progettazione molto diversa rispetto a quella degli anni ‘60, più collaborativa e volta alla sicurezza degli astronauti.