Seguendo il mondo aerospaziale, il nome dell’Italia non compare spesso; tuttavia, quando gli italiani emergono lo fanno sempre con stile! Dopo la conquista di Samantha Cristoforetti del titolo di “Prima donna italiana nello spazio”, Luca Parmitano ha aggiunto ancora più orgoglio alla nazione diventando, di fatto, il primo italiano a essere nominato comandante della ISS (International Space Station).
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha annunciato che la cerimonia ufficiale, in cui Parmitano prenderà il posto del cosmonauta russo Alexei Ovchinin, avrà luogo dalle 15,20 alle 15,40 (ora italiana) e sarà possibile assistervi su Nasa Tv.
L’azienda ESA sottolinea:
Questo evento segna l’inizio della Spedizione 61 e la seconda parte della seconda missione spaziale di Luca, denominata Beyond
Durante questa missione, gli esperimenti da affrontare saranno ben 51 di cui una, tra le più importanti, sarà la Analog-1, in cui Parmitano controllerà dalla ISS un rover posto in un’area desertica dell’isola di Lanzarote; questa missione punterà a simulare un possibile scenario futuro in cui gli astronauti, in orbita sulla Luna o su Marte, controlleranno dei rover posti sul terreno per svolgere difficili compiti o per allestire le prossime basi lunari e marziane. La Analog-1, inoltre, avrà anche dei possibili risvolti positivi sulla terra: rover simili potranno effettuare missioni di sorveglianza in zone molto difficili da raggiungere o troppo pericolose per consentire l’accesso agli esseri umani.
Alla fine della missione, che avverrà il 6 Febbraio 2020, l’astronauta ESA e i suoi colleghi rientreranno sulla Terra tramite la capsula Soyuz-MS13.
Il compito di Parmitano, in quanto comandante, sarà quello di valutare addestramento, capacità, sicurezza e incolumità dei suoi colleghi. È lui, quindi, a coordinare le operazioni in caso di emergenza. Anche dopo la fine della missione in orbita, una volta tornati sulla Terra, il comandante deve assicurarsi che gli altri astronauti portino a termine tutte le attività richieste. Come potete ben osservare, è un compito non da poco.
Dopo aver accumulato oltre 2000 ore nello spazio, dopo essere stato stato il primo italiano ad effettuare un’attività extraveicolare (EVA) il 9 luglio 2013, direi che nessuno meglio di lui poteva aspirare a diventare il primo comandante italiano della Stazione Spaziale Internazionale.