Beyond: nuova missione sulla ISS targata “Luca Parmitano”
Di Angelo Mangione
Il 20 Luglio 2019, dal Cosmodromo di Baikur, in Kazakhstan, partirà la missione “Expedition 60“, o “Beyond“, con meta ISS (International Space Station, orbitante a 400 km di altezza dal suolo terrestre).
L’equipaggio della missione sarà composta dall’astronauta NASA Andrew Morgan, dal cosmonauta dell’agenza spaziale Russa Roscomos, Alexander Skvortsov, e dall’astronauta ESA Luca Parmitano; i tre partiranno a bordo del vettore Soyuz-MS13, di fabbricazione russa, di cui il primo lancio risale all’inverno del 1966: il tutto avverrà il giorno prima del 50esimo anniversario del primo allunaggio.
Per l’astronauta italiano Luca Parmitano, “Beyond” rappresenta la terza missione, oltre la Sojuz TMA-09M e Expedition 36, a differenza del suo collega Andrew Morgan, alla prima esperienza; non solo, Parmitano ha alle spalle 7 ore e 39 minuti di EVA (Extra-Vehicular Activity) che ha eseguito nelle precedenti missioni, in cui si ricorda del problema tecnico dell’acqua all’interno del casco della tuta, e ben 166 giorni vissuti sulla ISS.
Con questi traguardi alle spalle, unito alla sua esperienza di pilota collaudatore e di Tenente dell’Aeronautica Militare, Parmitano si è guadagnato il ruolo di Comandante a bordo della ISS, ruolo che ricoprirà solamente nella seconda parte della missione, cioè quando l’attuale Comandante Aleksej Ovcinin lascerà la ISS a bordo della capsula Soyuz.
Beyond: la missione
La Expedition 60 durerà ben 201 giorni, durante i quali l’equipaggio svolgerà le “consuete” mansioni da astronauta ed eseguirà anche alcuni esperimenti scientifici mirati alla realizzazione delle future missioni verso la Luna e Marte, da qui il nome “Beyond” della missione ESA (“Oltre“, dall’inglese).
Gli esperimenti da affrontare saranno ben 51 di cui una, tra le più importanti, sarà la Analog-1, in cui Parmitano controllerà dalla ISS un rover posto in un’area desertica dell’isola di Lanzarote; questa missione punterà a simulare un possibile scenario futuro in cui gli astronauti, in orbita sulla Luna o su Marte, controlleranno dei rover posti sul terreno per svolgere difficili compiti o per allestire le prossime basi lunari e marziane. La Analog-1, inoltre, avrà anche dei possibili risvolti positivi sulla terra: rover simili potranno effettuare missioni di sorveglianza in zone molto difficili da raggiungere o troppo pericolose per consentire l’accesso agli esseri umani.
In questo momento, Luca Parmitano sta affrontando l’ultima parte dell’addestramento riguardo il laboratorio Europeo Columbus, parte della ISS e modulo in cui vengono svolte le principali attività da parte dell’equipaggio.
Nelle settimane immediatamente antecedenti al lancio, l’astronauta sarà impegnato in Russia, nella Città delle Stelle, o “Star City”, per le simulazioni pre-lancio e gli ultimi preparativi della missione.
Alla fine della missione, che avverrà il 6 Febbraio 2020, l’astronauta ESA e i suoi colleghi rientreranno sulla Terra tramite la capsula Soyuz-MS13.