Con il Solar Impulse 2, abbiamo potuto constatare che il problema della sostenibilità del trasporto aereo è tuttora presente e reale; ebbene, la risposta di KLM è stata quella di sostenere uno studio della Delft University of Technology (TU Delft) per lo sviluppo di un innovativo velivolo ad alta efficienza energetica, noto come “Flying-V”: il nome è dovuto proprio alla particolare forma a “V” del jet.
Il 2 giugno 2019, KLM e TU Delft hanno siglato un accordo di cooperazione per lavorare su un aereo a fusoliera larga che integra la cabina passeggeri, la stiva e i serbatoi di carburante nella struttura dell’ala, conferendogli un aspetto futuristico a forma di V .
Originariamente concettualizzato da uno studente della TU Berlin (Germania), Justus Benad, mentre stava scrivendo la sua tesi all’Airbus di Amburgo, il progetto è guidato da Dr. Roelof Vos – project leader presso TU Delft (Paesi Bassi). La ricerca condotta qui sul nuovo piano ad alta efficienza energetica sarà ora finanziata dalla compagnia nazionale olandese.
Progetto originale dello studente Justus Benad, della TU Berlin, la sua particolare forma aerodinamica ridurrebbe il peso del Jet, consentendo di risparmiare il 20% sul carburante rispetto al velivolo più avanzato di oggi, l’Airbus A350-900. Il “Flying-V” avrà, probabilmente, un’apertura alare di 55 m, leggermente più corta di quella dell’A350: pur essendo più piccolo del modello già citato dell’Airbus, sarà in grado di trasportare 314 passeggeri; inoltre, questo tipo di apertura alare del V avrà l’ulteriore vantaggio di rendere non necessarie eventuali modifiche all’aeroporto per la gestione dell’aereo. Come si può notare nel disegno sottostante, l’aereo attualmente monta due turbofan sul retro alimentati a cherosene, anche se i produttori hanno segnalato la loro intenzione di sfruttare le ultime scoperte attuate in ambito propulsivo per poter rendere l’aereo totalmente elettrico.
Il progetto è, attualmente, guidato da Roelof Vos, Project Leader presso TU Delft, il quale ha dichiarato alla CNN:
Abbiamo pilotato questi aerei per decenni, ma sembra che la configurazione stia raggiungendo un “plateau” in termini di efficienza energetica. La nuova configurazione che proponiamo realizza una sinergia tra la fusoliera e l’ala: la fusoliera contribuisce attivamente al sollevamento dell’aereo e crea meno resistenza aerodinamica. Il Flying-V è più piccolo dell’A350 e ha meno superficie di afflusso rispetto alla quantità di volume disponibile. Il risultato è: meno resistenza. Ciò significa che il Flying-V ha bisogno di meno carburante per la stessa distanza. Abbiamo effettuato test numerici e test preliminari in galleria del vento, ma dobbiamo fare molti più test nelle gallerie del vento, ad alta velocità e bassa velocità, per dimostrare che questo aeroplano è efficiente come pensiamo
Il mondo, ovviamente, non può far altro che reagire positivamente alla riduzione del combustibile fossile che viene, ancor oggi, utilizzato nell’ambito aeronautico. L’azienda KLM Royal Dutch Airlines è considerato tra i più sostenibili al mondo, sempre alla ricerca di biocarburanti e/o soluzioni alternative ove garantire velivoli più efficienti sia nell’aerodinamica che nei consumi. Come sempre, ci auguriamo che in tanti seguano il loro esempio e la loro strada!
Fonti: lonelyplanet.com, NBC News, CNN.com, aerotime.aero