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B737 Max 8: Secondo disatro aereo in 6 mesi

Nel Luglio 2018, Mr. Tewolde GebreMariam, CEO della Ethiopian Airlines Group, si era detto onorato per l’integrazione dei velivoli B737 Max 8, un velivolo considerato “rivoluzionario” sotto moltissimi aspetti tecnici e tecnologici. Nessuno, di certo, si aspettava che, in circa sei mesi, da due di questi ultimi modelli del B737 ne scaturissero delle tragedie.

Dopo il volo di Ottobre della Lion Air, che ha visto morire circa 189 persone, alle prime ore del mattino del 10 Marzo 2019 ad Addis Abeba, il Boeing 737 Max 8, registrato come ET-AVJ, è precipitato alla periferia della capitale etiope ad appena 6 minuti dal decollo, provocando la morte di 149 passeggeri. Dopo le prime ricostruzioni, sembra che il pilota abbia segnalato delle difficoltà dopo soli sei minuti dal decollo, ottenendo, infatti, il permesso dalla torre di controllo di atterrare nuovamente.

Le cause vere e proprie di questo incidente sono ancora da appurare. Riprendendo, invece, l’incidente occorso a fine ottobre 2018, le motivazioni ancora sono da ricercarsi in:

  • Problematiche della sensoristica di bordo, in particolare per quella che controlla l’angolo di incidenza del velivolo: il sensore immette un input agli equilibratori (elevatori), che portano automaticamente l’aereo ad abbassare il muso per recuperare velocità e uscire da una situazione di potenziale stallo;  i piloti hanno attuato 26 volte una correzione e la disabilitazione del software in quei pochi minuti, senza riuscire a portare a termine l’operazione. In questo modo, il muso del velivolo ha toccato la superficie del mare a oltre 700 km/h;
  • Problematiche “umane”, nella fattispecie equipaggio non addestrato all’utilizzo dei software installati nei nuovi modelli dei B737.

Il velivolo B737 Max 8

Credits: thepointsguy.com

39.5 m di lunghezza per 35.9 m di apertura alare e dotato di una coppia di motori turbofan CFM International LEAP-1B, che riduce il consumo di carburante fino al 16% e le emissioni acustiche del 40%, il B737 Max 8 è il fiore all’occhiello del 737 Max. Questo velivolo ha effettuato il suo volo inaugurale il 29 gennaio 2016 per poi essere ordinato, circa 2 anni dopo, da molte compagnie aeree tra cui American Airlines, United Airlines, Norwegian e FlyDubai (con un totale di 4700 richieste).  La prima compagnia ad avere in flotta questo velivolo è stata proprio la Lion Air, che lo vide precipitare qualche mese dopo nei mari della Giacarta.

I commenti dell’azienda BOEING

Credits: boeingitaly.it

Dopo il primo incidente, l’azienda Boeing ha prodotto una serie di raccomandazioni reimpostando le procedure standard allo scopo di evitare conflitti tra i dati di volo. Il nuovo incidente con la Ethiopian Airlines ha costretto, ovviamente, a riaprire lo scenario della verifica relativa alle procedure seguite dai piloti e alla corrispondenza con il software di guida e controllo del velivolo.

Boeing ha rilasciato alla CNN una dichiarazione in cui si dice “profondamente rattristato dall’apprendere la morte dei passeggeri e dell’equipaggio“. Ha aggiunto, inoltre, che un “team tecnico Boeing è pronto a fornire assistenza tecnica su richiesta e sotto la direzione del National Security Safety Board degli Stati Uniti“.

Ovviamente, a tutti si concede il beneficio del dubbio; tuttavia, è oggettivamente inaccettabile che due incidenti aerei, con uno stesso modello, avvengano a così breve distanza l’uno dall’altro, specie se questi disastri hanno come protagonista un aereo appena immesso nel mercato. Speriamo che, presto, anche il B737 Max 8 rientri ne “Gli aerei, statisticamente, sono i mezzi più sicuri al mondo“.

 

Fonti: repubblica.it; ilmessaggero.it; teleborsa.it; quifinanza.it; edition.cnn.com; aviationcoaching.com.

Published by
Gianmarco Valletta