L’idea di avere uno spazioporto sul suolo italiano ci ha entusiasmato negli ultimi anni. Dopo l’accordo tra l’Agenzia Spaziale Italia (ASI) e la compagnia statunitense Virgin Galactic, che prevede la realizzazione di voli suborbitali in Italia, la costruzione dello spazioporto di Grottaglie, sembra sempre più vicina.
L’accordo, firmato lo scorso 6 luglio a Bari, prevede anche la collaborazione per l’uso della microgravità suborbitale per attività educative, ricerca biotecnologica, sui materiali, ma anche per la formazione e l’addestramento di astronauti.
Il primo volo suborbitale, risultato della partnership tra le due agenzie spaziali, non avverrà prima di settembre 2019, ed è comunque previsto che parta dallo Spaceport America nel New Messico, Stati Uniti.
Roberto Battiston, presidente dell’ASI, ha affermato a riguardo:
“Penso che i voli suborbitali siano un elemento importante nel futuro utilizzo dello spazio (…) La nostra partecipazione a questa entusiasmante operazione è il chiaro segnale che l’Italia è in prima linea nella new space economy che sta cambiando il nostro futuro e rende lo spazio accessibile a più investitori. Non a caso, proprio due giorni fa, in occasione del trentesimo anniversario dell’ASI, abbiamo annunciato il lancio del primo fondo italiano per gli investimenti nello spazio. Il turismo spaziale, la manifattura spaziale, i servizi in orbita sono temi chiave del segmento spaziale della new space economy”.
Non c’è spazioporto senza veicoli spaziali! È stato siglato, infatti, un altro accordo con l’azienda pugliese SITAEL per lo sviluppo di navicelle, costruite da The Spaceship Company (proprietà di Virgin Galactic), destinate a essere lanciate dal sud Italia e a portare i primi turisti della Virgin Galactic nello spazio.
La scelta è stata ben pensata, non solo per il fatto che la fabbrica sorge a pochi chilometri dal luogo di lancio, ma anche, come aveva assicurato Battiston, per garantire un’opportunità di business e di sviluppo economico e scientifico alle aziende del settore aerospaziale italiano.
SITAEL è la più grande azienda spaziale di proprietà privata in Italia che guida lo sviluppo del settore dei piccoli satelliti. Con oltre 350 dipendenti e strutture all’avanguardia, SITAEL copre tutti i processi necessari per la progettazione, lo sviluppo e la produzione di piccoli satelliti, sistemi avanzati di propulsione, strumenti e dispositivi avionici.
Fra i suoi tanti progetti risalta il primo microsatellite completamente elettrico in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’ASI. Ha anche sviluppato e testato il prototipo di un propulsore elettrico per satelliti, che sfrutta aria invece del carburante, insieme all’ESA e all’agenzia polacca QuinteScience.