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V2 Aggregat-4: il primo oggetto ad aver raggiunto lo spazio

Vergeltungswaffe 2 V2, Aggregat-4, A-4

Credits: scramcannon.blogspot.it

Di Dario Dave De Lorenzo

Il bisogno genera necessità di ricerca, che a sua volta genera INNOVAZIONE.                  V2 Aggregat-4 è un razzo, o scientificamente un endoreattore, che conferisce una spinta propulsiva ad un velivolo. È incredibile pensare che la nascita di questo oggetto non sia poi così recente. Procediamo con ordine cronologico.

Si hanno testimonianze risalenti al 1633, quando Lagâri Hasan Çelebi effettuò un lancio a bordo di un razzo a polvere da sparo, raggiunse un apogeo di circa 300 metri e ammarò sano e salvo, più attendibile come leggenda che come verità storica. A questa data gli si può attribuire sicuramente la nascita della forma del razzo, che noi tutti abbiamo visto o immaginato almeno una volta.

Vergeltungswaffe 2 V2, Aggregat-4, A-4
Credits: Wikipedia.org

Va, però, conferito il merito all’Americano Robert H. Goddard, pioniere della missilistica moderna, nel 1926, della scoperta del primo razzo a combustibile liquido. Nel 1936 un gruppo di scienziati tedeschi iniziò dei test, prendendo proprio spunto da Goddard. Il progetto di Von Braun prevedeva una portata di 200 km e un apogeo di 80 km, con un carico di circa una tonnellata di esplosivo. Dopo svariati anni, colmi di test e fallimenti, fu il missile (razzo ad uso bellico) V2 Aggregat-4 a meritarsi il titolo di primo oggetto al mondo in grado di raggiungere lo spazio. Ebbe un successo clamoroso, in termini scientifici, poiché raggiunse un apogeo molto maggiore di quanto previsto da Von Braun, superando la mesosfera e raggiungendo la termosfera, penultimo strato dell’atmosfera terrestre. Non ebbe tutto questo successo in termini bellici in quanto poco efficiente data la bassa capacità di carico di esplosivo (circa 800kg) e considerando il costo, paragonabile a quello di un bombardiere in grado di trasportare un quantitativo di esplosivo ben maggiori (massimo 9000kg) . Tale missile successivamente fu riutilizzato e modificato dagli Stati uniti e dall’ Unione Sovietica per il trasporto di bombe a fissione nucleare. Il V2 fu un successo scientifico, non solo per la conquista dello spazio che rappresentava già di per se una grande vittoria per il genere umano, ma soprattutto per le innumerevoli innovazioni che si ebbero grazie a tale invenzione. L’Unione Sovietica negli anni cinquanta, modificando le caratteristiche del V2, sviluppò il razzo “R-7 Semërka” (ancora oggi in uso per la ricerca spaziale), che permise il lancio del primo satellite costruito dall’uomo, lo “Sputnik 1”. Tale razzo fu utilizzato come vettore per il “Vostok 1” a bordo del quale l’essere umano effettuò il primo volo nello spazio, scrivendo così la storia.

CURIOSITÀ TECNICHE

Le ricerche tedesche si erano rivelate molto ingegnose ed economiche. Ad esempio il sistema di propulsione veniva alimentato da una miscela di due composti liquidi: alcool etilico, ottenuto dalla fermentazione e distillazione delle patate, e T-Stoff una soluzione ad alta concentrazione di perossido di idrogeno. Tale miscela permetteva al motore di ottenere delle ottime prestazioni, unite a una elevata sicurezza di funzionamento e un facile stoccaggio di tali componenti.

« Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini. »

Jurij Alekseevič Gagarin