La prima stazione lunare sarà frutto della collaborazione tra Nasa e Roscosmos
Prima di affrontare un viaggio di 200 giorni per raggiungere Marte, abbiamo bisogno di un proving ground, cioè, un luogo molto più lontano della Stazione Spaziale Internazionale, ma molto più vicino del pianeta rosso, dove sviluppare, consolidare e validare operazioni e procedure. Il miglior candidato? La Luna!
A tale proposito, la NASA e la Roscosmos, l’agenzia spaziale statunitense e russa rispettivamente, collaboreranno per creare una stazione spaziale intorno al nostro satellite: la Deep Space Gateway (DGS). Anche se l’accordo dovrà ancora essere approvato dai rispettivi governi, Igor Komarov, responsabile dell’agenzia russa, nel corso dell’International Astronautical Congress di Adelaide, in Australia, si è mostrato ottimista e ha spiegato che:
“Inizieremo con la costruzione della stazione orbitante, poi, una volta che le tecnologie saranno testate, potranno essere utilizzate sulla superficie della Luna e, più tardi, su Marte.”
L’accordo annunciato oggi prevede anche la collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Agenzia Spaziale Canadese (CSA) e l’Agenzia Spaziale Cinese (CNSA) con l’obiettivo di inviare, nel periodo compreso tra il 2024 e il 2026, i primi moduli che daranno inizio alla costruzione della stazione lunare.
La Deep Space Gataway
Il primo lancio dello Space Launch Systems (SLS) e della capsula Orion Multi-Purpose Crew Vehicle della NASA, previsto per il 2019 nell’ambito dell’Exploration Mission-1, darà ufficialmente il via alle missione che porteranno l’uomo su Marte entro il 2033.
La stazione cislunare non solo avrà l’obiettivo di dimostrare l’affidabilità del nuovo sistema di lancio dell’agenzia statunitense, ma sarà un punto di appoggio per una nave spaziale riutilizzabile, la Deep Space Transport, che permetterà di portare un equipaggio per lunghe missioni intorno alla Luna e successivamente su Marte.
Grazie all’impiego di nuovi razzi da carichi pesanti, la Roscosmos potrà anch’essa inviare del materiale sulla stazione spaziale e parteciperà al progetto realizzando da uno a tre moduli che andranno a comporre la DSG. Inoltre, svilupperà un sistema di attracco unificato per tutte le tipologie di navicelle spaziali.
La Deep Space Gataway (traducibile in italiano come Passaggio per lo Spazio Profondo) avrà quattro componenti fondamentali: il GatawayPower/Propulsion Module che farà da generatore elettrico; il Cislunar Habitation Module, abilitato per una permanenza umana di lunga durata; il Gataway Logistics Module, che equipaggiato con un braccio robotico permetterà di svolgere gli esperimentio necessari; e infine, il Gataway Airlock Module che garantirà la realizzazione di attività extraveicolari.