Guppy: super cargo di trasporto per veicoli spaziali
Come si trasportano velivoli spaziali e i suoi componenti da una parte a un’altra del continente americano senza dover impiegare giorni? Si usano dei super aerei cargo come il Guppy.
Delle dimensioni di una balena, come le sue fattezze ci suggeriscono, l’Aero Spacelines Super Guppy è un grande aereo cargo utilizzato per trasportare carichi eccezionali di proprietà della NASA.
Il “Super Guppy”, come lo chiamano gli addetti al lavoro, è capace di trasportare 24.7 tonnellate di carico, è alto 14.5 m alla punta della coda, ha un’apertura alare di 47.5 m e una stiva lunga 33.8 m. Ne esistono attualmente 4 esemplari, ed essi raggiungono, anche a pieno carico, una velocità di crociera pari a 470 km/h ed una quota di circa 5000 m.
Per facilitare le operazioni di carico e scarico, il Super Guppy è in grado di aprire il suo “muso” di 110° .
La corsa per lo spazio e contro il tempo
Fin dagli inizi della corsa per lo spazio da parte degli Stati Uniti, i vertici della NASA pensavano a modalità di trasporto alternative a quella stradale, marittima e ferroviaria che permettessero di diminuire i tempi di trasporto dei razzi lunari da una parte all’altra del paese.
Negli anni ’60, un imprenditore a capo dell’Aero Spacelines Inc, John M. Conroy, propose l’idea di un aereo cargo, il Pregnant Guppy (chiamato così per la sua forma “gonfiata”). Questo progetto, del valore complessivo di 1 milione di dollari, vide finalmente la luce nel 1962 ed ebbe un ruolo fondamentale negli spostamenti dei componenti usati nel programma Apollo che portò i primi uomini sulla Luna, permettendo alla seconda parte del razzo Saturn di arrivare a Cape Canaveral, in Florida, in 18 ore, anziché in 18-25 giorni impiegati da una chiatta.
Il “Super Guppy”, operativo dal 1965 e successore del “Pregnant Guppy”, ha trasportato nel corso della sua storia, carichi eccezionali delle missioni Apollo, Gemini, Skylab e ISS.
Il Super Transporter Europeo
In Europa abbiamo il super aereo cargo Airbus A300-600ST, prodotto da Airbus e ottenuto dalla modifica di un A300. Viene anche chiamato Beluga, perché la forma del suo “naso” ricorda l’omonimo cetaceo.
Il ponte di carico del Beluga è enorme: lungo 37.7 m e con una sezione cilindrica di 7.1 m di diametro, è il più grande attualmente disponibile, anche se non in termini di peso. Può raggiungere una quota di servizio di 11000 m e ha una capacità di 47 tonnellate.
L’accesso al ponte di carico avviene frontalmente come nel caso del Super Guppy, tramite un portellone che si trova sopra la cabina di pilotaggio, in modo da non interferire con le operazioni di carco e scarico.
Il Beluga è stato progettato per trasportare parti complete di aerei e carichi voluminosi. Nel 2006 i Beluga (attualmente Airbus conta con una flotta di 5 esemplari) sono stati utilizzati per trasportare tre antiche statue dall’Egitto all’Europa e la NASA ne ha fatto uso per portare il modulo spaziale Raffaello da Torino a Cape Canaveral.
Nel 2014 è stato presentato il programma del nuovo Airbus Beluga XL, il cui assemblaggio dovrebbe iniziare nel 2017 mentre l’entrata in servizio è prevista per il 2019.
Il colosso sovietico
Se il Super Guppy e la sua versione europea, il Beluga, ci sembrano enormi, non sono gli aerei più grandi mai costruiti: il primato va all’Antonov An-225 Mriya. Con i suoi 84 m, la sua capacità di 250 tonnellate e con un peso massimo al decollo di 640 tonnellate, è l’aereo più grande mai entrato effettivamente in servizio.
Questo super aereo di fabbricazione sovietica venne concepito negli anni ‘80 come parte del Programma Spaziale Sovietico, che aveva bisogno di un nuovo aereo per il trasporto delle componenti del razzo lanciatore Energia nell’ambito del programma Buran, simile allo Space Shuttle.