Compie un quarto di secolo il telescopio spaziale Hubble messo in orbita dalla Nasa il 24 aprile 1990 per immortalare le meraviglie del cosmo. Portato a 569 chilometri di altezza (orbita bassa) dallo shuttle Discovery, partito da Cape Canaveral, ha inviato da allora immagini spettacolari. La sua importanza è legata all’averci permesso di osservare fenomeni naturali altrimenti solamente teorizzati. Dal peso di circa 11 tonnellate, ha una lunghezza di 13.2 metri ed un diametro di 4.2 metri; viaggia alla velocità di 28000 km/h, impiegando 97 minuti per completare un’orbita. Alimentato dall’energia solare, catturata grazie ai pannelli solari, e da sei batterie a nickel-idrogeno, ogni settimana Hubble invia circa 120 gigabytes di dati e immagini a terra. Dotato di uno specchio primario di diametro di 2.4 metri, è caratterizzato da un livello di dettaglio almeno cinque volte maggiore rispetto ai migliori telescopi terrestri. Esso è infatti estremamente accurato: riesce a mantenere un puntamento di 7 millesimi di arcosecondo. Ma non è stato da sempre così. All’inizio incontrò un inconveniente: le prime immagini erano distorte e sfocate a causa di un difetto di costruzione, eliminato nel 1993 da astronauti che operarono direttamente nello spazio. Hubble lavora nel campo del visibile e dell’ultravioletto e permette di vedere più chiaramente oggetti e fenomeni che dalla terra risultano sfocati e oscurati dalla presenza dell’atmosfera. Solo una porzione delle tante immagini collezionate dalla Nasa grazie ad Hubble riguarda pianeti, stelle, galassie e asteroidi.
Ma come verrà celebrato il 25esimo anniversario di questo colosso spaziale?
La Nasa e l’Esa hanno organizzato convegni scientifici, eventi di divulgazione e concorsi. Ad esempio Hubble Mania: concorso online per votare l’immagine più bella ottenuta con il telescopio spaziale, Ode a Hubble: concorso a cui hanno partecipato astrofili di tutto il mondo inviando video dedicati al telescopio. Le iniziative andranno avanti ancora nei prossimi mesi per sottolinearne non solo l’importanza scientifica ma anche ricordare come Hubble abbia trasformato la nostra idea dello spazio.